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Brescia
di R. GUATTA CALDINI 02 mag 2016 00:00

#Sbiancalafreccia. La protesta continua

Questa mattina nel piazzale antistante la stazione ferroviaria decine di pendolari hanno manifestato il proprio dissenso per la soppressione dei Frecciabianca sulla linea Desenzano-Brescia-Milano

In poche settimane l’#sbiancalafreccia è diventato virale fra i pendolari bresciani che chiedono a Trenitalia di non sopprimere i Frecciabianca lungo la linea Desenzano-Brescia–Milano. Questa mattina nel piazzale antistante la stazione è andata in scena un'altra protesta. A margine del sit-in caratterizzato da decine di magliette bianche recanti il leitmotiv della protesta, abbiamo raccolto il commento di uno dei portavoce della manifestazione, Emanuele Busi.

Busi, la protesta continua…
Si, alla luce delle mancate risposte da parte di Trenitalia. Paghiamo un abbonamento di 1500 euro all’anno per poter usufruire dei Frecciabianca. Di punto in bianco Trenitalia ha deciso di togliere i Frecciabianca sostituendoli con dei Frecciarossa, e questo ha creato enormi disagi a tutti i pendolari.

Qual è la vostra condizione oggi?
Non abbiamo più otto treni in andata e otto al ritorno, questo comporta enormi disagi.

Quindi?
Chiediamo sia a Trenitalia che alla Regione di intervenire. In che modo? In primis, facendoci salire sui treni Frecciarossa alle medesime condizioni e modalità dei Frecciabianca almeno fino alla fine dell’anno, periodo nel quale entrerà in vigore l’alta velocità. A Regione Lombardia chiediamo, invece, in sede di rivisitazione del sistema di collegamento fra Milano e Brescia, di tener conto delle nostre istanze, considerando un trasporto con una frequenza semi-oraria.

Il prossimo step?
Oggi c’è un incontro in Regione Lombardia, fra Regione – appunto – e Trenitalia, vedremo gli sviluppi. Chiaramente non ci fermeremo qui. Continueremo con la protesta fino a quando non verranno prese in considerazione le nostre richieste.
R. GUATTA CALDINI 02 mag 2016 00:00