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Brescia
di REDAZIONE 18 gen 2024 07:47

Il dopo Capitale di Brescia Musei

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Da poco concluso l’anno che ha fatto registrare numeri straordinari per i Musei civici bresciani e le mostre al Museo di Santa Giulia, in Pinacoteca Tosio Martinengo e in Castello, Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei hanno presentato ieri il programma delle mostre e degli eventi che accompagnerà il pubblico nel corso del 2024: una conferma di quanto il potenziale del patrimonio culturale, che la Capitale italiana della Cultura ha contribuito a mettere in luce, non si esaurisca ma anzi continui a fare da volano per la valorizzazione della città e dia sostegno alla comunità che la abita.

Un segnale forte, ribadito dalla volontà del Comune di Brescia condivisa da Fondazione Brescia Musei, di garantire la gratuità nell’accesso ai Musei per i cittadini bresciani durante tutta l’attuale Consigliatura, e non solo nell’anno di Brescia Capitale, anno in cui questa politica di welfare culturale ha dimostrato il proprio successo con quasi 60.000 visitatori residenti, facendosi notare nel panorama nazionale.

Il programma "Mostre e Musei 2024" alza il sipario su una città che si conferma al mondo culturalmente vitale, con progetti inediti e originali, fortemente identitari e connessi ai valori del patrimonio civico bresciano (sia esso materiale o immateriale, come nel caso delle mostre dedicate al rapporto tra arte e diritti umani), volti a valorizzare e sottolineare il forte legame con le Collezioni civiche bresciane, vero fulcro della programmazione strategica di Fondazione Brescia Musei.

Il ruolo di apripista spetta, in occasione della significativa ricorrenza del primo anno di apertura del Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia, alla mostra “La spedizione dei Mille. Memoria e racconto nel reportage pittorico di Giuseppe Nodari”, a cura di Giulia Paletti e Enrico Valseriati (Museo di Santa Giulia, 27 gennaio - 7 aprile), un percorso espositivo realizzato in collaborazione con l’Associazione Amichæ e che, attraverso le memorie grafiche di Giuseppe Nodari, patriota, artista, medico originario di Castiglione delle Stiviere, narra l’emozionante impresa della Spedizione dei Mille. Ad arricchire il racconto, i vivacissimi e dettagliati acquerelli sono posti in dialogo con altre testimonianze che contribuirono a costruire la narrazione della più celebre impresa del Risorgimento italiano: la memorialistica bresciana, con testi di Giuseppe Cesare Abba, Giuseppe Capuzzi e Giuseppe Guerzoni, e i primi incunaboli fotografici dei reporter francesi presenti in Sicilia nel 1860. Durante la durata della mostra, numerose iniziative creeranno un ponte con il Museo del Risorgimento in Castello che, forte dei circa 65.000 visitatori del 2023, si candida a essere il luogo dell’approfondimento e dell’apprendimento, secondo la filosofia della public history, della storia bresciana dell’Ottocento e della prima metà del Novecento.

L’arrivo della primavera vedrà il ritorno di uno dei format più attesi e apprezzati dal pubblico: il palinsesto del “Brescia Photo Festival”, che giunge quest’anno alla sua settima edizione. Promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f – Centro della Fotografia Italiana, con la curatela artistica di Renato Corsini, dall’8 marzo la kermesse porterà nei luoghi espositivi più prestigiosi della città e della Provincia (come, ad esempio, per la prima volta, al Vittoriale degli Italiani) un programma articolato di mostre con alcuni dei nomi più importanti e celebrati della fotografia italiana contemporanea, tra cui Federico Garolla, Chiara Samugheo, Carlo Orsi. Il tema scelto per questa settima edizione è “Testimoni”, a sottolineare la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della storia attraverso il racconto che ne fanno le immagini. Come ogni anno il fulcro del Brescia Photo Festival sarà il Museo di Santa Giulia che ospita, dall’8 marzo al 28 luglio, l'importantissima mostra monografica dedicata a Franco Fontana, uno dei pionieri della fotografia a colori, in occasione dei suoi novant’anni, ricca dei portfolio più significativi del maestro. La grande rassegna, dal titolo “Franco Fontana. Colore”, curata dallo Studio Fontana, promossa dalla Fondazione Brescia Musei e co-prodotta con Skira (che editerà anche il ricco catalogo, con contributi di Caterina Mestrovich e Nicolas Ballario), presenterà 122 immagini realizzate dal 1961 al 2017.

In contemporanea, sempre dall’8 marzo al 28 luglio, il Museo di Santa Giulia accoglie una mostra inedita, Galimberti. Brescia, Piazza Loggia 1974, che ricorda, in occasione del suo cinquantesimo anniversario, la strage di Piazza della Loggia del 28 maggio 1974. Partendo da alcune fotografie di Renato Corsini, una delle più lucide testimonianze di quei tragici giorni, Maurizio Galimberti realizzerà, seguendo la propria grammatica compositiva fondata sulle Polaroid, una grande installazione con 40 composizioni e una serie di Polaroid 50x60 cm, nella quale scompone e risemantizza le immagini di quel reportage d’epoca, oltre a manifesti, articoli di giornale, disegni e consentendo così al pubblico di riflettere, anche attraverso il medium fotografico, sulla portata e sulla drammaticità di quell’evento. L'esposizione, da un'idea di Paolo Ludovici e Maurizio Galimberti, curata da Renato Corsini, è prodotta da Fondazione Brescia Musei e ha beneficiato della collaborazione con Casa della Memoria di Brescia nella ricerca delle fonti iconografiche. Visto il valore simbolico e identitario immateriale del tema, la mostra “Galimberti. Brescia, Piazza Loggia 1974” sarà visitabile con il biglietto del Museo di Santa Giulia, Museo della Città, testimone delle memorie della propria civitas.

Il Museo di Santa Giulia accoglierà nell’ambito del palinsesto del Brescia Photo Festival un’ulteriore mostra promossa in collaborazione con Freccianera Fratelli Berlucchi, esito di un allestimento site specific nelle Sale dell’Affresco, curata dallo stesso artista: dal 23 aprile al 1 settembre sarà proposta la prima personale cittadina di Gabriele Micalizzi –Legacy – fotogiornalista e reporter di guerra italiano, fondatore e membro del collettivo Cesura, che si concentrerà sull’aspetto materico della fotografia, bilanciando la predilezione contemporanea per il digitale attraverso il suo contrario, dando voce alla concretezza dell’immagine con il fine di riportarla a quando la foto era creata semplicemente attraverso la luce e i sali d’argento e analizzando l’evoluzione del supporto e come esso influisca sul linguaggio fotografico. La mostra sarà visitabile gratuitamente da tutti percorrendo il Corridoio Unesco.

Aprile sarà il mese dedicato all’arte contemporanea, che, ancora una volta, Fondazione Brescia Musei pone in dialogo con il patrimonio monumentale della città, nell’ambito della valorizzazione dell’eredità Romeda per gli artisti contemporanei. Protagonista sarà lo scultore bresciano Giuseppe Bergomi, da oltre quarant’anni protagonista della scena nazionale e internazionale con le sue figure austere e sospese, che restituiscono (con toni che variano dalla severità al languore) l’esistenza e tutte le sue imperfezioni, attingendo nel mondo degli affetti e della sfera famigliare e restituendolo con luminosa chiarezza. La mostra antologica ripercorre l’intera carriera dell’artista, dagli esordi alle ricerche confluite nel monumento alle vittime del Covid-19 inaugurato lo scorso anno al Vantiniano, soffermandosi su alcuni temi distintivi e ricorrenti nella sua produzione. Dal 19 aprile al 3 novembre, le sculture di Bergomi popoleranno gli spazi del Grande Miglio in Castello e i chiostri del Museo di Santa Giulia, in un dialogo costante tra la solennità del bronzo, la corposa dolcezza della terracotta e la grazia sensuale del colore. La mostra sarà visitabile gratuitamente da tutti, sia al Grande Miglio, sia percorrendo il Corridoio UNESCO.

L’estate 2024 si conferma per i Musei bresciani e il Castello il periodo dedicato alle grandi manifestazioni all’aperto. Tornerà nei mesi di giugno, luglio, agosto e settembre, nella suggestiva sede del Parco delle Sculture del Viridarium del Museo di Santa Giulia l’apprezzata proposta L’Eden d’estate, il cinema all’aperto del Nuovo Eden che propone tre mesi di appuntamenti con il meglio della programmazione cinematografica nazionale e mondiale, prime visioni e ospiti d’eccellenza.

Un contesto dinamico e in continua evoluzione quello del Parco delle Sculture, che dopo la recente donazione dell’opera Mondo d’acciaio di Emilio Isgrò si arricchirà di una nuova significativa installazione: Nike Metafisica di Francesco Vezzoli, eredità materiale del progetto Palcoscenici archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli, mostra proposta da Brescia Musei dall’11 giugno 2021 al 9 gennaio 2022, programma vincitore nel 2019 del Bando Italian Council, indetto dal Ministero della Cultura, grazie al quale la scultura è stata acquisita nelle Collezioni bresciane.

Proprio in vista dei progetti che animeranno l’estate dei bresciani, negli spazi gestiti da Fondazione Brescia Musei, è prevista in data odierna la pubblicazione del primo di due bandi strategici per la valorizzazione, ovvero quello per gli spazi all’aperto del Castello di Brescia, con format di intrattenimento e ristorazione, un programma avviato nel 2019, e ormai tappa fissa di oltre 100mila utenti durante le serate estive. A breve invece sarà pubblicato il secondo bando legato all’estate nei Musei, quello connesso all’assegnazione della gestione del dehorspresso il Parco del Viridarium del Museo di Santa Giulia, che accompagna le serate culturali e cinematografiche del Museo con una ricercata proposta food & drink.

L’autunno si prospetta denso di appuntamenti con l’inaugurazione di due grandi mostre. A ottobre aprirà al pubblico Il Rinascimento di Brescia. Lo spirito della città (Museo di Santa Giulia, 18 ottobre – 16 febbraio 2025), a cura di Roberta D’Adda, Filippo Piazza ed Enrico Valseriati, un progetto che vuole tratteggiare un percorso alternativo intorno al Rinascimento bresciano, ribaltando la prospettiva tradizionale incentrata sui singoli artisti e mettendo sotto la lente d’ingrandimento un’intera epoca, che coincide con la prima metà del Cinquecento, per comprendere appieno le motivazioni e le radici più profonde alla base della fioritura della scuola artistica bresciana. Frutto di un percorso di avvicinamento iniziato a dicembre del 2023 con la mostra, tuttora in corso, Lorenzo Lotto. Incontri immaginati (Pinacoteca Tosio Martinengo, fino al 7 aprile 2024), che mette in luce attraverso confronti e analogie e la grandezza innovativa di Savoldo, Moretto e Romanino, la mostra inedita Il Rinascimento di Brescia. Lo spirito della città si pone l’obiettivo di presentare la complessità di questa stagione, delineando alcuni nodi emblematici, fornendo al visitatore gli strumenti necessari per penetrare nello spirito del tempo con la guida fornita dai dipinti di alcuni protagonisti della cultura bresciana, di volta in volta accostati ad altre testimonianze artistiche, nonché ad armi da guerra e da parata e strumenti musicali.


Chiuderà l’anno l’appuntamento che Fondazione Brescia Musei dedica tradizionalmente ad artisti che affrontano il legame tra arte contemporanea e diritti umani, nell’ambito del Festival della Pace di Brescia. Protagonista della quinta edizione del format sarà l’artista sudanese Khalid Albaih, esule che vive ora a Oslo, che esporrà le sue opere al Museo di Santa Giulia (dall’8 novembre al 23 febbraio 2025) in una personale curata da Elettra Stamboulis (già curatrice delle mostre Zehra Doğan. Avremo anche giorni migliori, 2019; Badiucao, La Cina (non) è vicina, 2021; Victoria Lomasko. The Last Soviet Artist, 2022). Noto al pubblico grazie ai disegni che pubblica sui social media sotto il nome di “Khartoon!” (un gioco di parole tra cartoon e Khartoum, la capitale del Sudan), Albaih ha attirato l’attenzione dei media internazionali ed è stato pubblicato tra gli altri da The Atlantic, PRI, NPR, New York Times, BBC, The Guardian e Al Jazeera, media che hanno contribuito a rendere virali le sue opere taglienti e dirette, sempre attente alle differenze culturali. Sarà un’occasione preziosa per conoscere attraverso l’arte la cultura e la storia del Sudan, un paese protagonista di un conflitto che ha portato a 15mila morti e 6 milioni di sfollati, di cui però pochi parlano.

Il Cinema Nuovo Eden, presidio cittadino della cinematografia d'autore, prosegue anche nel 2024 nel suo impegno verso la valorizzazione del cinema d’essai, confermandosi come il luogo ideale per gli amanti del cinema di qualità e si appresta a regalare un altro anno di emozioni cinematografiche e di connessione culturale con il proprio affezionato pubblico. La stagione in arrivo confermerà il carattere di inclusività che contraddistingue la sala di via Nino Bixio con rassegne tematiche dedicate a target specifici. Tra queste, spiccano gli eventi pensati per i neo genitori, i giovani e giovanissimi spettatori, e gli studenti degli Istituti scolastici della provincia, facendo dell’esperienza cinematografica su misura un punto di forza d’eccellenza, contribuendo al nutrimento culturale delle diverse fasce di età.

Anche la collaborazione con il territorio rimane uno degli elementi distintivi e nel corso del 2024, l'importante legame con Istituzioni e organizzazioni locali si consolida ulteriormente. Tra le collaborazioni confermate, spiccano quelle con Cai Brescia, la cooperativa Elefanti Volanti, le biblioteche del comune di Brescia, i centri diurni Odorici e Franchi, e i prestigiosi festival del territorio, come Orlando Bergamo e Film Festival del Garda, per citarne alcuni.

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