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Brescia
di REDAZIONE ONLINE 18 giu 2015 00:00

Caracciolo, una scelta di cuore

L’Airone ha rinnovato il contratto con la società di via Bazoli che lo lega alle Rondinelle fino al 30 giugno 2018. Intanto l’ad Rinaldo Sagramola metterà in sesto i conti

Più del denaro poté l’attacamento alla maglia. Potrebbe essere riassunta così la notizia, apparsa sul sito della società di via Bazoli nei giorni scorsi, della firma apposta da Andrea Caracciolo sulle pagine del contratto che lo lega al Brescia Calcio fino al 30 giugno 2018.

Contratto rinnovato, quindi, per i prossimi tre anni, nonostante l’età, nonostante l’annata appena trascorsa, e la relativa retrocessione in Lega Pro (anche se il ripescaggio è un sogno che si continua a perseguire).
Caracciolo ha voluto rimanere a Brescia, per continuare a dispiegare le ali, per migliorare il suo record: 105 reti segnate, fra serie A e B, il miglior bomber della storia del club.

Che ci fosse un feeling particolare fra Caracciolo e il Brescia si era già capito negli anni scorsi: “Resto qui, con la squadra che sento più mia” aveva commentato giusto un anno fa, dopo aver rifiutato l’offerta milionaria del Norwich.

Un legame, quello fra i biancoazzurri e l’attaccante, quindi, che va oltre l’interesse economico: a riprova di ciò, i dinieghi alle offerte giunte, oltre che dal Norwich, dai Rangers Glasgow, era il 2008, e dalla Dinamo Kiev nel 2011.

“Il nuovo contratto – comunica la società – prevede compensi per il campionato di Lega Pro, di Serie B e per quello di Serie A”. Se il ripescaggio in B dovesse tramutarsi in realtà, comunque, Caracciolo guadagnerebbe meno di quanto percepito in un biennio con il contratto precedente.
Adesso il tempo verrà speso per il pieno recupero fisico, Caracciolo dovrà concentrarsi negli esercizi per rimettere in sesto il ginocchio che nella passata stagione gli aveva dato diversi problemi.

Se il bomber deve fare i conti con il fisioterapista per presentarsi in forma al ritiro di luglio, l’ad Rinaldo Sagramola deve invece confrontarsi con le casse della società, che di certo non godono di buona salute. Per questo Sagramola si augura che anche altri senatori seguano i passi dell’Airone: al di là degli incentivi, al di là della categoria, per trascinare i giovani, affinché le Rondinelle tornino a volare.
REDAZIONE ONLINE 18 giu 2015 00:00