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Brescia
di M. VENTURELLI 06 giu 2016 00:00

Papa Francesco ha nominato il bresciano don Marco Busca nuovo Vescovo di Mantova

Il bresciano don Marco Busca, docente di Sacramentaria in Seminario, è il nuovo Vescovo della diocesi di Mantova. Succede a mons. Roberto Busti

Don Marco Busca è il nuovo vescovo di Mantova. A mezzogiorno il vescovo Monari ha letto la nomina del Santo Padre. “Facciamo un bel regalo alla diocesi di Mantova. Don Marco – ha esordito il vescovo di Brescia, Monari – è prezioso per la Chiesa di Brescia per il lavoro con i preti e soprattutto con i preti giovani. Mantova è vicina, Mantova è collegata con noi. Il Signore gli fa incominciare un cammino che lo impegnerà, un cammino ricco di gioia e di consolazione”. Monari ha ricordato e affidato don Marco alla figura di Matilde di Canossa, che nelle lettere si firmava così ‘Matilda, Dei gratia si quid est. La cosa bella della fede è proprio riconoscere che se c’è qualcosa di bello viene dal Signore”.

Subito dopo aver dato lettura della nomina a nuovo vescovo di Mantova, il vescovo Luciano Monari ha lasciato la parola a don Gianmarco Busca. “Quando il nunzio mi ha convocato a Roma – sono state le sue prime parole da vescovo - ho risposto che nel giro di pochi giorni avrei risposto all’invito. Perentorio è stato nell’invitarmi a scendere a Roma per l’indomani, così pure l’invito a dormire nel corso della notte”. Nell’attesa dell’incontro e nel corso del viaggio in treno da Brescia alla capitale don Gianmarco Busca ho preso in mano le Scritture, i Vangeli. “Le parole che tornavano con maggiore insistenza – ha continuato erano: cercate il regno di Dio. Ed è per quello che sono qua”.

Il nuovo vescovo di Mantova ha poi ricordato come, spiegando ai seminaristi, soprattutto a quelli del corso di teologia sacramentaria, il battesimo non abbia mai dimenticato di dire loro che una volta battezzato la carriera del credente è finita, perché non si può diventare altro che figli di Dio. “Una volta arrivati al ministero – sono state ancora le sue parole - aggiungevo anche un’altra cosa: che nella Chiesa c’è un altro titolo che è quello di Padre. Chi è ministro è esattamente un padre e un servo della Chiesa”.

Proprio nella dimensione della paternità don Busca ha voluto collocare la volontà del Papa di chiamarlo alla guida della Chiesa di Mantova. “Ho letto questa indicazione come una vocazione nella vocazione ad essere più padre, più servo per la Chiesa mantovana”. Per questo ringraziando in tanti amici di Brescia per le preghiere, don Gianmarco Busca ha voluto salutare anche i sacerdoti della Mantova, “perché – le sue parole - nella giornata del sacratissimo cuore di Gesù per la santificazione dei sacerdoti e chiedo a loro, insieme con me, di essere santi insieme perché il mondo creda”.

Il vescovo Monari ha parlato di un grande dono che la Chiesa bresciana fa a quella mantovana… “Dovranno essere i fedeli di Mantova – ha affermato il nuovo Vescovo – a dire se sono contenti di questo dono. Fra qualche anno potremo chiederlo loro, anche sulla base di quello che sarà stato il mio servizio episcopale”.

Alla sua nuova Chiesa ha poi rivolto un caloroso pensiero: “Saluto alla diocesi di Mantova, saluto i suoi fedeli, saluto tutti quelli che ormai considero amici. Domenica nelle chiese della diocesi sarà letto un mio breve saluto, ma già da ora dico che sono tra loro con cuore aperto e con l’intenzione di servire tutti nel nome di Dio, con la speranza di poter contare sull’aiuto della loro preghiera”.

Non ha mancato di esprimere gratitudine alla Chiesa bresciana, ai tanti incontri che hanno segnato la sua vita di fede, che l’hanno aiutato a tirare fuori quello che cercherà di mettere a servizio della Chiesa mantovana.

Non ancora 51enne, don Gianmarco Busca è uno dei vescovi più giovani d’Italia… “Francamente non lo so – è il suo commento a questo possibile record -. Però quando avevo 29 anni mi è stato chiesto un servizio, che proprio a motivo della mia età, mi sembrava un po’ esagerato. Allora mi vennero in soccorso le parole rivolte da Paolo a Timoteo, che pure aveva avuto in sorte un servizio gravoso: nessuno disprezzi la tua giovane età. Credo che oggi più che mai questa frase possa essermi di grande aiuto”.

Don Gianmarco (conosciuto semplicemente come Marco) è nato a Edolo di Brescia il 30 novembre 1965, è stato ordinato sacerdote l’8 giugno 1991. Il suo primo incarico pastorale è stato a Borno, come vicario parrocchiale dal 1991 al 1994; dal 1994 al 1999 è stato studente della Gregoriana di Roma, dove ha conseguito il dottorato in teologia con una tesi sulla riforma del sacramento della Riconciliazione. Rientrato in diocesi nel 1999 è stato nominato vicerettore del Seminario diocesano.

Insegnante in Seminario dal 1999; docente per l'area disciplinare Teologia Dogmatica presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose dal 2012; docente presso lo Studio Teologico Paolo VI dal 2012; delegato forme vita consacrata comunità Shalom dal 2012. È stato presbitero collaboratore nella parrocchia di S. Maria Crocifissa di Rosa, in città, dal 2007 al 2014. Dal 2014 è presbitero collaboratore festivo nella parrocchia di Caionvico, in città. Collabora, inoltre, stabilmente con il Centro Aletti di Roma, con corsi di Sacramentaria e di Spiritualità.



M. VENTURELLI 06 giu 2016 00:00