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Brescia
di LUCIANO FEBBRARI 29 ott 2015 00:00

Restituzione del Sinodo

L’Ufficio per la famiglia ha pensato a due serate (il 3 e il 6 novembre) nelle macrozone per parlare del Sinodo attraverso la proiezione di un film e un momento di confronto

Ci sono delle parole chiave che sintetizzano il lavoro portato avanti dal Sinodo. Parole chiave che il direttore dell’Ufficio per la famiglia, don Giorgio Comini, riassume così: “La bellezza, il discernimento e l’integrazione. La bellezza della vita coniugale, del sacramento del matrimonio e la bellezza della famiglia, che vanno accolte (non si inventano) e vanno rilanciate. La grande attenzione pastorale a saper accogliere accompagnando con un attento – è questa la seconda parola – discernimento, cioè sapere distinguere bene alla luce di una fede più solida, di una vita comunitaria più intensa, le diverse situazioni”. La terza parola è integrazione. “Una Chiesa che cerca di integrare e non si permette di escludere. La missione della Chiesa è di includere il più possibile con i tempi e con le fatiche che questo comporta”. Oggi ci si chiede, alla vigilia dell’Anno della misericordia, quanto le nostre famiglie hanno bisogno di sperimentare la misericordia. “Tutti hanno bisogno di sentirsi accolti, amati e perdonati di più. Nella vita del credente questo vuol dire la misericordia di Dio espressa nelle nostre scelte. Ogni famiglia nasce dalla misericordia di Dio. Ai fidanzati dico spesso che ci si innamora per un dono, ma il matrimonio può andare avanti solo con il perdono”. In questi mesi a livello diocesano è stato portato avanti un lavoro di ascolto e di preghiera in vista del Sinodo. “Il percorso – continua don Giorgio – ha chiesto prima di tutto di capire che cosa si andava discutendo nel Sinodo. Vocazione e missione, cioè identità e scopo. C’è stato un momento di annuncio, poi una novena preparatoria per pregare e comprendere la vita degli sposi e, infine, la preghiera durante il tempo del Sinodo. Adesso dobbiamo accogliere la sintesi del Sinodo, per farlo abbiamo pensato a un momento di restituzione”.

Sette proiezioni. L’Ufficio per la famiglia punta alla restituzione del Sinodo nelle macrozone. Ha scelto, in collaborazione con l’Acec, di proiettare il 3 novembre con inizio alle 20.30 tre film che parlano di famiglia: Into the woods (a Bienno, al Cinema Teatro Gloria di Montichiari e al cinema Aurora di Palazzolo), Water diviner (a Sabbio Chiesa e al Centro pastorale Paolo VI) e Mia madre (all’oratorio di Salò e all’oratorio di Verolanuova). Il 6 novembre, sempre alle 20.30 e nei medesimi luoghi, ci si interrogherà sul film grazie anche a una scheda di lettura che verrà consegnata al termine della proiezione. Il film Disney “Into the Woods” è una rivisitazione in chiave moderna delle più amate fiabe dei fratelli Grimm, in cui si intrecciano le trame di alcuni racconti. Questo musical intenso e ricco di umorismo rivisita le fiabe classiche di Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Jack e il fagiolo magico e Raperonzolo. Diretto e interpretato da Russell Crowe, “The Water Diviner” è un’avventura epica ambientata subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, quando un padre australiano approda in Turchia alla ricerca dei suoi tre figli, presunti dispersi dopo la battaglia di Gallipoli. Il film è una straordinaria e coinvolgente storia di amore, fede e coraggio che esplora la natura conflittuale e imprevedibile del cuore umano di fronte alla guerra. In “Mia madre”, per la regia di Nanni Moretti, Margherita è una regista. Sta girando un film sul mondo del lavoro, di cui ha chiamato come protagonista un eccentrico e attore americano. Ma Margherita ha anche una madre ricoverata in ospedale. Tra le riprese di un film, una figlia 13enne con problemi col latino e il dolore per un lutto che si sa imminente e non si sa come gestire, Margherita deve trovare la sua strada in tutta quella sofferenza.
LUCIANO FEBBRARI 29 ott 2015 00:00