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Brescia
di REDAZIONE 13 ott 2025 09:31

La scuola bresciana esempio di inclusione

Sarà la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Brescia, Filomena Bianco, a rappresentare la scuola italiana in Tunisia, in occasione della XXV Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (SLIM), dal 13 al 18 ottobre 2025.

Invitata dall’Ambasciata d’Italia in Tunisia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, la Bianco collabora da anni con le Università tra le due rive del Mediterraneo, è autrice di diversi contributi monografici e collettanei, ed è relatrice in numerosi convegni italiani e internazionali nell’ambito di attività di cooperazione bilaterale promosse dal MAECI sulle tematiche educative interculturali.

La Conferenza presentata avrà il titolo “Lingua, inclusione e sviluppo: l’italiano di fronte alle sfide del pluralismo culturale a scuola”.

“Il mio contributo, dice la Bianco, nell’ottica di una condivisione di buone pratiche educative, mira a offrire spunti di confronto e di riflessione, e a fornire strategie didattiche e strumenti innovativi in uso nelle scuole plurilingui lombarde, e segnatamente in quelle bresciane”. Tra queste, la Dirigente dell’UST farà riferimento: all’IC di Leno, per la capacità inclusiva del Progetto Scuola senza zaino, che promuove e realizza ospitalità, responsabilità e senso di comunità, organizzando “aree di lavoro” e gestione condivisa degli strumenti e dei materiali; al CPIA 1 di Brescia, con annessa scuola carceraria, per l’impegno continuo nel miglioramento del ruolo della lingua italiana come strumento di riabilitazione umana e sociale, anche mediante l’introduzione della didattica personalizzata dell’Intelligenza Artificiale AI; all’IC di Rezzato, pioniere nel campo dell’applicazione della metodologia CAA - Comunicazione Aumentativa Alternativa- per la facilitazione comunicativa degli alunni con Bisogni Comunicativi Complessi (BCC) e per l’apprendimento della lingua italiana da parte degli alunni non italofoni. Farà un riferimento anche alla Scuola di Audiofonetica di Brescia, visitata di recente, dalla quale è rimasta particolarmente colpita per il modello di inclusione peculiare utilizzato, in presenza di alunni normoudenti e sordi, tra i quali molti stranieri.

“Brescia, continua la Dirigente, è la quarta provincia in Italia per numero di studenti stranieri -preceduta da Milano, Torino e Roma- con oltre 200 nazionalità che convivono da anni. L’eterogeneità culturale e linguistica all’interno delle classi, pertanto, non è certo un elemento di novità. Ciò che appare urgente è, piuttosto, la necessità di una riflessione aggiornata sulle forme specifiche che oggi assume tale eterogeneità e, dunque, l’esigenza di una rivisitazione dei contesti educativi e didattici, per meglio comprenderli e ri-orientarli, in una sorta di allenamento educativo continuato e ininterrotto, capace di abitare la complessità scolastica italiana, e bresciana in particolare, in modo efficace, anche alla luce delle recenti novità normative introdotte dal DL 71/2024, convertito in L. 106/2024, in ordine alla presenza di insegnanti specializzati in “Lingua italiana per discenti di lingua straniera”, classe di concorso A-23, non solo nei CPIA ma anche nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado.”

L’evento avrà luogo il 16 ottobre, presso l’Istituto Superiore delle Lingue di Nabeul, dell’Università di Cartagine, in Tunisia.

REDAZIONE 13 ott 2025 09:31