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Brescia
di REDAZIONE 29 ott 2020 07:37

Covid: tutti i numeri della città

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Brescia per ora regge alla seconda ondata del Covid-19. Nonostante la forte crescita dagli inizi di ottobre, i numeri sono ancora contenuti e la situazione è sotto controllo

In una situazione generale che si fa sempre più pesante, Brescia, pur senza banalizzare e sottovalutare la lettura dei dati che indicano che anche in città il virus è tornato a circolare, sta per il momento, reggendo bene alla seconda ondata del Covd-19. È questo il messaggio che il sindaco Emilio Del Bono e il consigliere comunale Donatella Albini hanno voluto trasmettere alla città illustrando, nel corso di una conferenza stampa, dati relativi all'emergenza Covid-19 nel capoluogo.

Al 27 ottobre, data dell'ultima rlevazione, erano 373 i residenti in città "ufficialmente" positivi al tampone; 815, invece, risultavano le persone in isolamento fiducoario, perchè entrate in contatto con un soggetto positivo al virus, e 149 i concittadini ricoverati in ospedale: numeri ben diversi rispetto a quello di altre città della Lombardia, Milano in testa.

Sia il Sindaco che Donatella Albini, però, hanno invitato a non abbassare la guardia, perchè la lettura dell'amdamento giornaliero dice che dal 6 ottobre, quando i ricoverati erano 6, i positivi 95 e le persone in isolamento fiducario 185, il Covid-19 è tornato a farsi sentire. Rispetto ai mesi primaverili, quando a essere colpita dal virus era stata soprattutto la parte più anziana della popolazione residente in città, i dati di quesyta fase autunnale indicano un'inversione di tendenza: l'85% dei positivi e il 72% dei ricoverati è under 65.

Il sistema degli ospedali cittadini sta dando risposte adeguate ai bisogni dei bresciani e, in questa ripartenza, riesce a rispondere anche ai bisogni di altre aree della Lombardia. Così come funziona bene anche il centro Covid allestito in via Morelli.

Anche se non ci sono riscontri ufficiali pare che l'ambito in cui avviene il maggior numero di contagi siano quello familiare e quello della socialità giovanile. Sembra invece regggere bene all'urto il mondo della scuola. In quella dell'obbligo, direttamente sotto la competenza di palazzo Loggia, sarebbero pochissimi (forse 2) i casi di contagio accertati.

Il vero problema, anche in chiave futura, resta quello della definzione di strutture il cui le persone impossibilitate a farlo presso la propria abitazione possano trascorrere i giorni dell'isolamento obblilgatorio e quelli della defenitiva remissione della malattia. Il Comune di Brescia, è stato detto nel corso della conferenza stampa, sta lavorando alla identificazione di alcune strutture da mettere  a disposizione dell'Ats, che ha già avuto la disponibilità di alcuni alberghi. Tocca, però all'azienda terrotoriale attivarsi presso la Regione per avere il via libera. 

Brescia, dunque, in queste settimane sembra reggere alla seconda ondata della pandemia; non manca certo di guardare con apprensione a quanto sta avvenendo in territori limitrofi e conta sul lavoro congiunto e condiviso messo sinora in campo con le altre città capoluogo. E anche sull'ipotesi di creare una zona rossa che isoli Milano, a oggi òla situaizone più crtitica dell'inter regione, il sindaco Del Bono ritiene che si debba aspettare ancora qualche giorno per verificare la bontà di alcune strategie di contentimento della circolazione del virus messe in campo. E sull'eventualità che anche Brescia, con le manifestazioni di protesta programmate per i prossimi giorni contro le misure dei Dpcm e delle ordinanze regionali, possa vedere forme di protesta violenrte, il Sindaco ha dichiarato di credere nella capacità di chi in questo momento manifesta un disagio legittimo, ristoratori in testa, di prediligerere come è semrpe stato fatto, la via del dialogo e del confronto. "Il mio ufficio è sempre stato aperto - la conclusione di Del Bono - e sempre continuerà a esserlo"

REDAZIONE 29 ott 2020 07:37