lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 08 nov 2019 11:10

Diabete, come combatterlo

Stando alle stime, nel Bresciano sono 25mila le persone diabetiche ignare del proprio stato. Ecco le piazze dove saranno presenti i volontari dell’Associazione diabetici della provincia per fare prevenzione

Nel Bresciano i diabetici conclamati sono circa 75mila e si calcola che altre 25mila persone ne siano soggette senza saperlo. In occasione della “Giornata mondiale del diabete”, che si svolge ogni anno il 14 novembre, l’Associazione diabetici della provincia di Brescia, presieduta da Edelweiss Ceccardi, sarà presente coi propri volontari in Largo Formentone e in altre piazze del territorio (info www.associazionediabeticibrescia.it), per fare prevenzione e dare informazioni sul diabete e suggerimenti a chi già vive questa patologia.

Presidente Ceccardi, nel Bresciano qual è il trend?

Abbiamo registrato un crescendo dei casi a partire dal 2000. I numeri sono raddoppiati. Stiamo parlando di una patologia che non presenta sintomi. Non è possibile rendersi conto di avere o meno il diabete. Per tale ragione ci rechiamo nelle piazze offrendo i test preventivi. Se una persona dovesse risultare ad alto rischio, la indirizziamo in quelle strutture dove è possibile effettuare controlli maggiormente mirati. La nostra preoccupazione è la crescita esponenziale delle persone con diabete Tipo 2, quello legato allo stile di vita e che rappresenta oltre il 90% dei casi. Anche per questo andiamo nelle scuole per insegnare ai ragazzi il corretto abbinamento fra alimentazione e sport. La lotta al diabete passa anche dal contrasto alla sedentarietà.

Il diabete è spesso sottovalutato, anche perché non tutti ne conoscono le sintomatologie. Quali sono i segnali a cui fare attenzione?

Purtroppo per il diabete Tipo 2 non c’è alcun segnale. Ci sono i sintomi quando già sono insorte delle complicanze. Possono esserci casi in cui la persona ha sempre molta sete ma questo è la conseguenza del protrarsi negli anni di una glicemia alta. È una malattia subdola.

Ci sono delle fasce della popolazione particolarmente esposte?

Un tempo il diabete di Tipo 2 era definito “il diabete dell’anziano”. Oggi, con gli stili di vita adottati dai giovani – pensiamo a un’alimentazione composta da cibo spazzatura e bibite gasate – sono sempre maggiori, anche nelle nuove generazioni, i casi di diabete di Tipo 2. Anche le nuove tecnologie non aiutano, anzi, hanno incrementato la sedentarietà. È necessaria una maggiore educazione in tal senso. I ragazzi devono capire che dal diabete non si guarisce più, tutt’al più può esserci una remissione.

Quanto incide l’ereditarietà?

In base ai questionari che sottoporremo nelle varie piazze bresciane nei prossimi giorni capiamo che l’ereditarietà ha un suo peso ma, ripeto, la causa maggiore dell’insorgenza del diabete è l’assenza di uno stile di vita sano.

Nei prossimi giorni sarete presenti con i vostri stand in più punti fra città e provincia per promuovere la cultura della prevenzione…

Faremo dei test di rischio per valutare la predisposizione ad ammalarsi di diabete di Tipo 2 nei prossimi 10 anni. Sottoporremo un questionario alle persone che si avvicineranno a noi. In base al punteggio viene calcolato il rischio. Saranno dei diabetologi a calcolare i fattori di rischio. La nostra presenza è utile sia per chi sa di avere il diabete sia per chi è ignaro della propria condizione. Noi tutti volontari siamo diabetici, viviamo con questa malattia quotidianamente. Per questo possiamo fornire consigli utili.

Spesso, alla vista di qualche gazebo, le persone hanno una certa ritrosia ad avvicinarsi. Perché rivolgersi a voi?

È vero, tante persone che passano di fronte a noi le vedo piuttosto scettiche. Però, a nostro favore, posso raccontare un aneddoto. La scorsa primavera abbiamo promosso alcuni test preventivi nel piazzale del Freccia Rossa. Prendevamo in esame i fattori di rischio per il diabete e per le complicanze al cuore. In quell’occasione, in una sola giornata, abbiamo salvato due vite. A una persona abbiamo trovato un mixoma e, a un’altra, un embolo. Sono stati dirottati ambedue all’ospedale. Chi aveva il mixoma è stato operato d’urgenza, a cuore aperto. I medici mi hanno detto: “L’abbiamo preso per i capelli…Grazie per quello che fate”.


Le piazze dove saranno presenti i volontari:

10 Novembre Via Garibaldi 5

Chiari dalle 9,00 alle 12,30

10 Novembre Piazza M.Assunta

Montichiari dalle 8,30 alle 12,30

14 Novembre Largo Formentone

Brescia dalle 9,30 alle 15,30

11 Novembre Istituto Clinico S.Rocco

Ome dalle 10,00 alle 12,00

16 Novembre Poliambulanza

Via Bissolati

Brescia dalle 9,00 alle 12,30

17 Novembre Farmacia Comunale

Via Marconi,25

Villa Carcina dalle 9,00/12,00-14,00/17,00

30 Novembre Chiesa S. Maria Messa

Vobarno ore 18,30

Cena del Diabetico c/o Gruppo Alpini

Via Falck 22

Vobarno ore 20,00

ROMANO GUATTA CALDINI 08 nov 2019 11:10