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Brescia
di DANIELA ZORAT 19 mag 2025 07:18

L'orto sociale veicola l'economia circolare

Dove si sarebbe dovuto parlare di “economia circolare del cibo buono e salutare” se non al Brolo di Sant’Anna? L’orto solidale nato nel 2022 da una felice idea (e una grande forza di volontà) di alcuni appassionati di natura come Marcello Scutra, Ocildo Stival e Mauro Pedroni, in via Arimanno nel quartiere Chiusure, è stato teatro dell’iniziativa “Festa della cittadinanza attiva - Ortobiologia solidale” promossa dalla Consulta dell’Ambiente guidata da Ettore Brunelli, per lanciare il progetto ideato per coinvolgere la cittadinanza in un percorso di promozione di un corretto stile di vita alimentare e per affrontare anche un discorso di tutela dell’ambiente e di mitigazione del surriscaldamento del pianeta. Al Brolo si sono tenute visite guidate, passeggiate, spiegazioni sulla sana alimentazione ma è stato anche servito un gustoso pasto offerto sempre dalla Consulta insieme a Slow Food TerreAcque Bresciane che hanno servito anche il “Farro di San Paolo”, cereale che stava scomparendo e che solo grazie alla tenacia di un gruppo di amiche viene ora coltivalo in sei piò di quelle terre bassaiole dove già ai tempi dei romani veniva coltivato per sfamare le truppe. Un gruppo di partecipanti è arrivato all’orto in bicicletta, dalla fermata metro Poliambulanza, anche per trasmettere il messaggio di favorire gli spostamenti dolci ed ecosostenibili. Messaggio sostenuto da molte realtà che hanno voluto esser presenti all’iniziativa della Consulta.

Insieme al presidente Brunelli non sono mancati l’assessora Camilla Bianchi, la presidente del Cdq Chiusure Simona Brognoli, e poi ancora il vicepresidente del Consiglio regionale Emilio Del Bono (che vide nascere il Brolo quando era sindaco), e la consigliera Miriam Cominelli. Una bella occasione per riflettere sull’ambiente, certo, ma anche e soprattutto sulla bontà di un’esperienza davvero unica, che ha fatto scuola nel Paese, in cui un orto è solidale e inclusivo perchè a lavorarlo, insieme ad una cinquantina di volontari, ci sono persone fragili e con disabilità - seguite da realtà diverse come l’Asst Spedali Civili o La Mongolfiera - che in quell’area verde si sentono utili e felici. Chiara, una delle tre referenti dei “Brolontari” spiega che all’orto ha trovato “tanta solidarietà, il contatto con la natura, un confronto arricchente con persone che hanno anche opinioni diverse dalle mie. Vengo due, anche tre volte la settimana - aggiunge -, a strappare le erbacce, a contrastare gli insetti senza usare pesticidi, a seminare e a raccogliere. Ma soprattutto vediamo le persone fragili felici di relazionarsi con noi e di lavorare accanto a noi”. Senza contare poi che la solidarietà viene fatta anche dopo, quando la frutta e la verdura prodotte vengono distribuite alle famiglie bisognose della zona tramite la Caritas.



@Foto Comune di Brescia

DANIELA ZORAT 19 mag 2025 07:18

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