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Brescia
di VITTORIO BERTONI 11 giu 2025 16:58

La riabilitazione sociale passa dalla scuola

Ha scelto di festeggiare la conclusione dell’anno scolastico 2024-25 insieme agli alunni detenuti della casa circondariale “Nerio Fischione” di Brescia, la Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Filomena Bianco che, il 10 giugno, accompagnata dalla dirigente scolastica Vilma Chioda del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti CPIA 1 di Brescia, dal team docenti della scuola in carcere dell’Istituto e dalla referente provinciale Donata Vertua, ha voluto presenziare all’appuntamento di chiusura dei percorsi formativi attivati all’interno dell’istituto penitenziario bresciano, consegnando personalmente circa cinquanta attestati finali. “Un appuntamento sentito e carico di significato - sottolinea la dott.ssa Bianco - per tutti coloro che da un lato realizzano e dall’altro ricevono l’istruzione in carcere e che, tra i banchi di una scuola chiusa da fredde sbarre, si adoperano, pur tra mille difficoltà, per aprire le porte alla speranza, verso un cambiamento reale e duraturo, all’interno di uno spazio “restrittivo” che, per il tramite della scuola, può diventare davvero spazio generoso di riscatto personale, potente veicolo di consapevolezza e strumento prezioso di rieducazione e riabilitazione umana e sociale”.

Sono stati numerosi, nel corrente anno scolastico, i corsisti in stato di restrizione della libertà personale ospiti dell’istituto penitenziario bresciano che si sono avvicinati ai percorsi formativi della scuola in carcere e che hanno scelto di frequentare i corsi di alfabetizzazione linguistica di livello A1 e A2 e i percorsi di primo livello proposti dal CPIA 1. “Tutto ciò è stato possibile - afferma la Dirigente scolastica, Chioda - grazie al lavoro competente e appassionato del gruppo docente che si occupa della scuola in carcere. Il lavoro didattico svolto dal CPIA si fonda su obiettivi pedagogici centrali come promuovere l’alfabetizzazione linguistica e culturale, sviluppare il pensiero critico, rinforzare l’autostima, favorire l’acquisizione di competenze chiave per la cittadinanza attiva e stimolare la riflessione su sé stessi e sul proprio percorso di vita”.

Il valore rieducativo e riabilitativo della scuola sembra essere stato pienamente riconosciuto dai partecipanti, molti dei quali hanno espresso l’intenzione di proseguire gli studi anche nel prossimo anno scolastico.

Nel corso della cerimonia di consegna degli attestati, allo scopo di sottolineare l’importanza del cammino formativo svolto, i corsisti hanno letto alcune frasi rappresentative di ciò che la scuola ha significato per loro.

“Abbiamo sbagliato, è vero. Ma stiamo anche provando a fare qualcosa di diverso. Non chiediamo sconti, ma possibilità. E la scuola, per noi, è stata proprio questo: una possibilità”.

“Grazie a chi ha avuto pazienza con i nostri silenzi, con le nostre fatiche, con i nostri sbagli. Con voi abbiamo imparato molto più che una semplice materia”.

“In classe siamo stati chiamati per nome, visti come studenti, ascoltati come persone. E questo ci ha fatto stare bene”.

Al termine della cerimonia, la dott.ssa Bianco si è complimentata con gli studenti che hanno ricevuto l’attestato per l’importante traguardo conseguito ed ha espresso vivo ringraziamento al personale della scuola del CPIA 1 e alla Dirigente Chioda, oltre che a tutti agli educatori in servizio presso la struttura, con un particolare ringraziamento alla Direttrice della sede carceraria bresciana, Francesca Patrizi e a tutti i suoi collaboratori, per la fruttuosa collaborazione e per la proficua condivisione di ogni attività messa in campo durante l’intero anno scolastico.

VITTORIO BERTONI 11 giu 2025 16:58

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