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Brescia
di FRANCESCO VASSALLI 11 lug 2025 12:33

La ristorazione per l’integrazione

Lavoro, cultura e formazione: tre pilastri attraverso i quali “creare ogni giorno opportunità concrete per persone in condizione di fragilità, valorizzando i talenti individuali e contribuendo al benessere della comunità con l’obiettivo costante di integrare inclusione lavorativa e qualità del servizio”.

Si presenta così cooperativa Alborea descritta dalle parole del presidente e fondatore, Angelo Maiolo. Nata nel 2016 per promuovere l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di svantaggio, principalmente di persone detenute, “Alborea”, dopo i primi grandi progetti (Cascina Parco Gallo e Copan che ha dato vita alla “Cusina dela Rasdòra”), si è affermata nel settore della ristorazione sociale con un modello che coniuga produzione, cultura e inclusione, convinta che la ristorazione possa essere davvero un motore di cambiamento sociale.

L’anno prossimo Alborea raggiungerà il traguardo dei primi 10 anni di attività e per l’occasione “abbiamo avviato un progetto di rinnovo – spiega Maiolo – che mira a generare un cambiamento strutturale per continuare a offrire opportunità ai più fragili ma anche a trasformare il contesto dove queste persone lavorano e il modo in cui la comunità le percepisce”. Il cambiamento “più importante, significativo e già avviato quest’anno – sottolinea –, riguarda lo staff che, in “Alborea”, è il cuore pulsante di tutte le attività e che, in un’unica formula, unisce due dimensioni importanti: professionisti di altissimo livello da un lato, equipe sociale dall’altro”.

 Il Direttore di produzione è lo chef Mario Massoletti e i quattro responsabili delle diverse aree sono Gianmario Portesani, chef di Cascina Cattafame, Marco Rambaldi, giovane chef responsabile della cucina di Cascina Parco Gallo, Paola Maiolo, responsabile eventi catering e front office e Jessica Daga che si occupa dell’efficientamento del lavoro. “Accanto a loro, per guidarli nella parte sociale, abbiamo introdotto il Direttore dell’Area Sociale, ruolo affidato a Carlo Alberto Romano, giurista e criminologo, Prorettore dell’Università degli Studi di Brescia per l’impegno sociale e i rapporti con il territorio e, da decenni, attivo nell’ambito del volontariato carcerario e della giustizia riparativa. Ad affiancarlo, nel ruolo di coordinatore, c’è Nicolò Ricci Bitti, ricercatore e consulente internazionale sui processi di pace, con esperienza in mediazione e gestione dei conflitti anche in ambito penitenziario”.

Lo staff, come ricorda il presidente Angelo Maiolo, “è davvero il perno centrale di Alborea ed è composto da persone splendide, oltre che grandissimi professionisti, che hanno davvero a cuore le persone e gli elementi sociali della nostra cooperativa. Più in generale penso davvero che il cuore di un’impresa sociale si trovi proprio qui, dove la produzione e l’area sociale si incontrano”.

Tante e diverse le novità che ancora non si possono svelare, “anticipo che ci occuperemo anche di empowerment femminile con un progetto dedicato all’inserimento lavorativo di donne vittime di violenza e che, in questi giorni, sarà online il nuovo sito internet (alborea.net) sul quale è possibile approfondire chi siamo e cosa facciamo, i nostri valori e la nostra mission oltre, ovviamente, a tutti i nostri progetti e alle novità che, a tempo debito, potranno essere raccontate”.

FRANCESCO VASSALLI 11 lug 2025 12:33

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