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Brescia
di REDAZIONE 01 dic 2025 12:06

Nuovi spazi per Il Calabrone con Casa Myosotis

La Cooperativa Sociale Il Calabrone annuncia l'acquisizione di Casa Myosotis, struttura residenziale per persone anziane parzialmente autosufficienti attiva dal 2010 a Brescia, in via Collebeato 24. Un passaggio che segna l'inizio di un nuovo capitolo per entrambe le realtà, ma che affonda le radici in una storia comune e in valori profondamente condivisi.

Il legame tra Il Calabrone e Myosotis nasce da lontano. Entrambe le cooperative sono figlie del movimento cooperativo sociale bresciano degli anni Ottanta e Novanta, ispirato dalla figura di don Piero Verzeletti e da quella generazione di operatori che credevano nella forza della relazione per rispondere ai bisogni emergenti del territorio.

Il Calabrone nasce nel 1981 per accogliere giovani con problemi di tossicodipendenza. Myosotis viene fondata nel 1990 da Giovanna Giordani Bussolati insieme a un gruppo di operatori provenienti dallo stesso ambito, per rispondere all'emergenza AIDS di quegli anni. Quando, fortunatamente, l'emergenza è rientrata grazie ai progressi della medicina, Myosotis ha trasformato la propria missione rivolgendosi a un'altra fragilità: quella dell'anzianità. Il nome – "non ti scordar di me" – è rimasto lo stesso, perché i valori di fondo non sono cambiati: la cura, l'attenzione, il rifiuto di voltarsi dall'altra parte di fronte a chi ha bisogno.

Casa Myosotis offre un servizio residenziale intermedio tra la casa di riposo e l'assistenza domiciliare, pensato per persone anziane parzialmente autosufficienti che mantengono un buon livello di autonomia ma non dispongono di tutte le risorse per vivere sole. La struttura può accogliere fino a 20 persone in un ambiente domestico e non istituzionale, dove ognuno può mantenere le proprie abitudini, i propri ritmi, le proprie relazioni.

"Non siamo qui per stravolgere, ma per proteggere e rafforzare", sottolinea Alessandro Augelli, presidente de Il Calabrone. "Casa Myosotis funziona, è un luogo sicuro dove le persone vivono in una dimensione davvero domestica. Il nostro obiettivo è garantire continuità al servizio e al tempo stesso portare nuove risorse, competenze ed esperienze che permettano di guardare al futuro con maggiore solidità".

Per le famiglie e gli ospiti di Casa Myosotis, la vita continua come prima: lo stesso team, gli stessi spazi, le stesse abitudini. Ciò che cambia è la possibilità di contare su una rete più ampia di competenze e su una struttura organizzativa consolidata.

L'ingresso di Casa Myosotis nella famiglia del Calabrone rappresenta anche una risposta a un bisogno crescente nel territorio bresciano: l'invecchiamento della popolazione e la necessità di servizi intermedi che permettano alle persone anziane di mantenere la propria autonomia il più a lungo possibile.

Il Calabrone, che da quarant'anni opera nel campo del disagio e dell'emarginazione con servizi rivolti a tossicodipendenze, gioco d'azzardo patologico, adolescenti e giovani in difficoltà, amplia così il proprio sguardo verso una nuova forma di fragilità. Un'espansione coerente con la missione della cooperativa: essere dove la realtà chiama, pronti a intercettare i bisogni del territorio e a rispondervi con competenza e umanità.

REDAZIONE 01 dic 2025 12:06