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Brescia
di ROMANO GUATTA CALDINI 10 mag 2017 18:54

Secoli di carità

Presentato il Bilancio sociale 2016 della Congrega della Carità Apostolica. Le attività del Sodalizio di via Mazzini nelle parole del presidente Alberto Broli

Secoli di beneficenza hanno prodotto radici profonde nel tessuto sociale di Brescia. La storia della Congrega della Carità Apostolica inizia nel 1535, ma per rintracciarne le origini è necessario fare un ulteriore salto indietro nel tempo, precisamente nel Duecento, con l’operosità delle confraternite caritative della città. L’impegno a favore del prossimo continua ancora oggi ed è documentato dal Bilancio sociale 2016 presentato nei giorni scorsi. “È stato un anno di grandissime richieste – ha sottolineato il presidente Alberto Broli – di aiuti, di beneficenza”. I costanti mutamenti dei processi sociali ed economici hanno fatto sì che i bisogni siano aumentati. Il perdurare della crisi, di riflesso, ha avuto delle ripercussioni anche sulle disponibilità della Congrega: “Le entrate non sono diminuite ma ci sono stati dei problemi. Soprattutto, a incidere in modo negativo sono le moltissime imposte che dobbiamo versare”. Secoli di presenza e carità hanno fatto della Congrega una realtà solida a cui tutti guardano con attesa e fiducia: “Siamo conosciuti, apprezzati – ha affermato il Presidente –. Per fortuna arrivano sempre donazioni dai bresciani che si dimostrano ogni anno generosi”.

Il Sodalizio. Nonostante la contingenza, quindi, il Sodalizio di via Mazzini continua il suo percorso “nell’housing sociale, nell’erogazione di aiuti e servizi alle famiglie con minori e agli anziani, a enti e associazioni non profit, potendo contare sul concorso delle otto Fondazioni amministrate”. Nel 2016 sono stati erogati 1,4 milioni di euro di beneficenza; 528.843 euro direttamente a quasi 1.250 nuclei familiari abitanti nel bresciano. Sono stati inoltre destinati 652.402 euro a più di cinquanta realtà del non profit operanti principalmente a favore dei minori disabili nelle province di Brescia e di Mantova, mentre la somma di 264.542 euro ha coperto le attività di ascolto e assistenza. Prosegue con determinazione anche l’impegno sul fronte dell’housing sociale e degli alloggi popolari, un ambito tradizionale di presenza per la Congrega: il 71% degli immobili di proprietà è destinato a fini sociali, offerto cioè ad un canone inferiore ai parametri di mercato. A questa generosità deve corrispondere una “rinnovata cultura della carità e del dono”. Ne è convinto Alberto Broli che per questo, attraverso la sinergia con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, ha gettato le basi affinché la Congrega possa “impostare il proprio futuro tenendo ben presente quali sono le esigenze”, innovandosi, ma “con uno sguardo volto sempre verso la tradizione”. In questi otto anni di edizione del Bilancio sociale (2009-2016), il “network” di carità ha permesso di distribuire 14,6 milioni di euro: 7 milioni alle persone (adulti, bambini, anziani), 5,6 milioni a realtà non profit e 2 milioni in servizi di assistenza.

Oggi le forme di povertà sono molteplici e tutte vedono in prima linea la Congrega: “Pensiamo alle famiglie con minori che hanno tantissime esigenze”. In riferimento al mondo dei migranti, la Congrega va incontro anche alle necessità dei bambini le cui madri, giunte a Brescia, spesso si trovano sole, senza le disponibilità necessarie per prendersi cura dei propri figli: “Sono bambini che hanno veramente bisogno di aiuto...”. Inoltre, “rispetto alle statistiche degli anni scorsi, stanno aumentando anche le richieste dei bresciani”. Tra questi “gli anziani le cui pensioni sono insufficienti rispetto all’attuale costo della vita”. Nel caso dei pensionati e delle famiglie che non riescono a pagare “le bollette della luce, dell’acqua, del gas e dell’immondizia” interviene la Congrega che si fa carico del pagamento delle utenze. Talvolta, “supportato dalla conoscenza dei parroci”, il Sodalizio contribuisce fornendo a chi versa in uno stato di povertà il denaro necessario, “sapendo che questo non viene disperso”. In altri casi “diamo dei voucher che possono spendere in supermercati e negozi vari”. In ultimo, un nuovo fronte aperto dalla presidenza Broli riguarda l’intesa con alcune farmacie di Brescia che applicheranno uno sconto ai prodotti medicinali a quelle persone presentate dalla Congrega come bisognose di assistenza: “Ho incontrato poco tempo fa alcuni farmacisti – ha chiosato il Presidente – e hanno dato la loro adesione”.

ROMANO GUATTA CALDINI 10 mag 2017 18:54