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Brescia
di R. GUATTA CALDINI 26 set 2015 00:00

Gli "Incontri d'autunno" della San Benedetto: tre serate per disvelare la realtà

Presentata nella sede di Borgo Wührer la nuova iniziativa culturale della Fondazione San Benedetto. La prima serata è in calendario per venerdì 2 ottobre. Fra gli ospiti, l'ex Ministro del Bilancio Paolo Cirino Pomicino

“Uno strano oscuramento del pensiero”. E’ il tema - tratto da una citazione di Benedetto XVI - che caratterizza la nuova iniziativa targata Fondazione San Benedetto. “Nel mondo in cui viviamo - ha spiegato il presidente Graziano Tarantini - c’è una grande necessità di andare a guardare la realtà per quella che è, senza nasconderla rispetto a fatti che l’hanno completamente mutata”. Il mondo si è abituato a "una lettura molto parziale della realtà". Ne è convinto il presidente della realtà di Borgo Wührer che per questo ha incastonato nella già notevole offerta della San Benedetto - il Mese Letterario e la Scuola diretta da Marco Nicolai in primis - una nuova iniziativa culturale, gli “Incontri d’autunno”, sorta in collaborazione con il quotidiano online IlSussidiario.net.

“La realtà è più grande di noi, ci sovrasta”, ha sottolineato Tarantini. Come affrontare la quotidianità senza esserne travolti? Innanzitutto leggendo gli avvenimenti senza l’ausilio di lenti deformanti - è la risposta del presidente della San Bendetto - sapendo altresì cogliere il nesso tra ragione e fede, senza che quest’ultima venga relegata “nelll’alveo delle emozioni”, lasciando alla ragione temi quali la politica o l’economia: “La fede ha bisogno della ragione - ha continuato Tarantini - come la ragione ha bisogno della fede”. Ed è da questa Weltanschauung, imperniata sul pensiero teologico di Joseph Ratzinger, che traggono origine i tre appuntamenti in calendario durante i quali verranno affrontati temi di stretta attualità: la spesa pubblica, la scuola e la giustizia. Del resto, come ha ricordato il vice presidente della San Benedetto Marco Nicolai: “Non c’è libertà senza sostegno materiale, non c’è libertà senza conoscenza, non c’è libertà senza giustizia”.

Il ciclo di conferenze - ospitato nell’Aula Magna dell’Università Cattolica di Brescia - inizia venerdì 2 ottobre alle 18 con l’incontro “Sussidiarietà e spesa pubblica. Da una indagine condotta dalla Fondazione per la Sussidiarietà tutta la verità su come e quanto e spende il Paese”. Il primo appuntamento vedrà alternarsi diverse voci e conseguenti portati esperienziali. Si parte con Oscar Giannino, al suo fianco – moderati da Tarantini – Giovanni Marseguerra, Ordinario di Economia politica della Cattolica di Brescia, Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà e Paolo Cirino Pomicino, ex Ministro del Bilancio. Erogazione di risorse statali, quindi, decentramento amministrativo e sussidiarietà, nelle sue declinazioni verticali e orizzontali, saranno gli argomenti al centro della serata che prenderà spunto dai dati contenuti nel Rapporto sulla Sussidiarietà 2014/2015 curato dalla realtà presieduta da Vittadini. La crisi è evidente e le soluzioni non sempre si dimostrano all'altezza dei problemi posti dall'avvento di un cambiamento epocale: “Le certezze sono finite - ha chiosato infatti Tarantini - dobbiamo ricostruire insieme il bene comune”, anche con “punti di vista differenti, per stimolare il dibattito, la voglia di confrontarsi”.

Il secondo appuntamento è per lunedì 26 ottobre, sempre alle 18. “La scuola che serve al nostro Paese” è il titolo della serata che vedrà intervenire un altro ex ministro, in questo caso dell’Istruzione, Luigi Berlinguer. Moderati dal preside del Liceo Luzzago, Giacomo Ferrari, si alterneranno gli interventi di Giuseppe Bertagna, Ordinario di Pedagogia generale all’Università di Bergamo e di Giorgio Vittadini. “La nostra ambizione – ha commentato Giacomo Ferrari – non è quella di trovare tutte le risposte, ma di aprire un dibattito, perché sul tema della scuola si stanno aggrovigliando alcuni aspetti, a cominciare dal reclutamento degli insegnanti”, un problema che anche se risolto – assicura il preside del Luzzago – non scioglie i nodi che attualmente pesano sulla scuola italiana. “Riteniamo che sia un’occasione importante - ha concluso Ferrari - per entrare sia nel merito degli aspetti amministrativi sia nel merito degli aspetti culturali di fondo che devono rimettere il tema della scuola in stretta relazione con il suo scopo, con i nostri giovani, la spina dorsale della società”.

“La libertà e la giustizia per il benessere di un popolo” è invece il titolo della serata che chiuderà gli “Incontri d’autunno” venerdì 20 novembre alle 18. Per l'occasione saranno presenti Luciano Violante, presidente emerito della Camera dei deputati, il teologo don Stefano Alberto e il professore Marco Cangiotti, ordinario di Filosofia politica all’Università di Urbino. Durante l’ultimo appuntamento, moderato dall’avvocato Dario Meini, si tenterà di descrivere “il rapporto quotidiano, non semplice, complesso –, sono parole di Meini – tra quello che è il desiderio di giustizia, come elemento costitutivo della persona, e gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione quotidianamente”. Un viaggio nella libertà, fra difetti e contraddizioni delle leggi, alla luce del principio di sussidiarietà, nel tentativo di comprendere come quest’ultimo “possa costituire un criterio per l’amministrazione della giustizia”, affinché questa “sia realmente a servizio delle persone”.
R. GUATTA CALDINI 26 set 2015 00:00