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Brescia
04 mag 2023 16:00

Capponi, pollastri e uova (1706)

Questo registro della Mensa vescovile, ossia il fondo documentario in cui sono conservati gli atti patrimoniali ed economici che riguardavano le proprietà del Vescovo, testimonia le rendite derivanti dai terreni affittati. In particolare, qui sono annotate le ‘regalie’ ossia quanto dovuto dal massaro al Vescovo sulle sue proprietà nel territorio di Bagnolo.

Siamo nel 1706 e, per ciascun massaro, si registrano le regalie dovute: si tratta sempre di una quota di circa quattro-cinque pollastri per la festa di S. Giacomo (25 luglio), cinque-sei capponi per S. Martino (11 novembre), qualche centinaia di uova (100-200) per Pasqua.

Oltre a queste offerte agricole, in alcune occasioni venivano fornite anche ‘bacchette e filarole’ che erano dei materiali di legno di vario utilizzo (le filarole dovevano essere simili alle travi, per uso di costruzione). Infine, sembra di capire che venisse fornito anche un servizio di trasporto, probabilmente di merce: si parla infatti di ‘carreggi’ a Brescia oppure a S. Eustachio, dove il vescovo aveva la sua villa di campagna (di cui rimane ora solamente la chiesetta).

04 mag 2023 16:00