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Ospitaletto
di CARLO TAGLIETTI 10 mag 2024 12:08

Fino ai confini della terra

Anche quest’ anno l’Ufficio per le Missioni, in collaborazione con le Ong “No One Out” e “Medicus Mundi”, propone una serata di testimonianze, musica e condivisione per aprire il nostro cuore al mondo. “Metteremo in movimento la nostra passione per la missione – sottolineano dall’Ufficio per le missioni –aiutati dalla testimonianza dei giovani che in questo anno pastorale hanno vissuto il cammino di ‘Giovani in missione’ sia nel percorso vissuto con l’ufficio e sia negli otto oratori che vivranno un’esperienza in missione. L’appuntamento è per sabato 25 maggio alle ore 18 presso la chiesa parrocchiale “San Giacomo” a Ospitaletto, dove il vescovo Pierantonio celebrerà la Messa con il mandato missionario; parteciperanno tutti i giovani in partenza insieme a coloro che li vogliono accompagnare delle loro famiglie, dei loro amici o delle loro comunità. A seguire, presso l’oratorio “San Giovanni Bosco” in piazza san Rocco 13 la possibilità di condividere la cena semplice per la quale è obbligatoria la prenotazione scrivendo a missioni@diocesi.brescia.it entro e non oltre lunedì 20 maggio, indicando nome e cognome e numero delle persone; si riceveranno poi indicazioni per il pagamento. Infine alle ore 20.45 presso il Teatro Agorà in piazza san Rocco 10 il Laboratorio Missionario accompagnati dal Coro Interculturale Elikya (in Lingala, lingua bantù del Congo, Elikya significa “speranza”). Il coro, composto da 40 elementi, coristi e musicisti di diverse nazionalità, ci aiuterà con una testimonianza musicale che ci aiuterà ad andare con i pensieri e con la nostra passione “fino ai confini della terra”.

La disponibilità dei giovani alla partenza e alla condivisione di tre settimane estive in realtà missionarie diventa occasione per tutti di aprire il cuore al mondo. Proprio nei giorni scorsi il gruppo di “Giovani e Missione” (nella foto) ha vissuto un’esperienza a Oulx per vedere e conoscere da vicino quello che succede sulla rotta dei migranti. Sul confine italo-francese, nel tratto compreso fra Oulx (Italia) e Briançon (Francia), chi tenta di passare il confine rischia ogni giorno la vita, specie d’inverno, quando la temperatura scende sotto lo zero. Ma chi arriva a Oulx è già in viaggio da anni (la durata varia fra i 2 e i 6 anni), ha investito tutto ciò che aveva in questo viaggio e sa che questo è l’ultimo sforzo prima di raggiungere l’obiettivo; quindi a nessun costo si fermerà proprio ora. Per far fronte all’emergenza, nel 2018 è stato aperto ad Oulx il Rifugio fraternità Massi, su iniziativa del sacerdote don Luigi Chiampo.

CARLO TAGLIETTI 10 mag 2024 12:08