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Brescia
di REDAZIONE 14 ago 2018 08:04

I 91 anni di mons. Olmi

Taglia oggi il traguardo dei 91 anni il vescovo ausiliare emerito mons. Vigilio Mario Olmi. Riportiamo ampi stralci dell'intervista rilasciata lo scorso anno a "Voce", in occasione del suo 90° compleanno

"Sono stato ordinato prete il 25 giugno 1950, un anno santo. Era il periodo della ripresa dopo la guerra e, giovane sacerdote, venni mandato ad Alfianello. Lì trascorsi 10 anni al fianco del parroco don Enrico Gobbi. Ancora oggi ricordo quel periodo come una bella iniziazione al ministero sacerdotale. Ho trovato in quel parroco un modello e un padre con il quale è stato facile entrare in viva comunione”. Con queste parole mons. Vigilio Mario Olmi, in occasione del suo 90° compleanno, ripercorreva - in un'intervista rilasciata al nostro settimanale - le tappe del suo cammino.

Nel 1960 viene destinato a Bagnolo Mella, e lì trova come parroco mons. Ugo Baccaglioni, “un’altra splendida figura sacerdotale che mi ha aiutato a comprendere e a entrare nel cuore di una comunità più grande com’era quella bagnolese”. Dopo solo due anni il vescovo Tredici che l’aveva ordinato, lo chiama in Seminario come vicerettore con mons. Angelo Chiarini di Montichiari, un’altra figura significativa del clero di quegli anni. “ Erano quegli gli anni del Concilio Vaticano II – ricorda il vescovo ausiliare emerito – e questo nuovo incarico mi ha dato modo di rileggere il ministero assegnatomi alla luce di ciò che i padri conciliari andavano proponendo. Sono stati anni di vera conversione pastorale e un tempo di proficuo rapporto con le parrocchie che ho avuto modo di incontrare e con i tanti preti che lì svolgevano il loro ministero”.

Nel 1970 mons. Morstabilini lo nomina abate di Montichiari e dieci anni più tardi vicario generale, un incarico che “istituzionalizza” il suo rapporto privilegiato con il clero bresciano che impara a conoscere e ad apprezzare. Pur nelle fatiche e le difficoltà, è la bontà del clero locale l’aspetto della Chiesa di oggi che lega mons. Olmi a quella della sua ordinazione sacerdotale. “Ho avuto modo di incontrare tanti bravi sacerdoti, attivi, silenziosi, senza tante pretese . Con loro si è sviluppato un rapporto efficace che ha portato anche frutti importanti per la liturgia, la diffusione della Parola di Dio e nella comunione, soprattutto sul fronte educativo".



REDAZIONE 14 ago 2018 08:04