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di GABRIELE FILIPPINI 12 dic 2023 10:46

In ricordo di don Pierangelo Giorgi

Nato a Pisogne il 25.9.1943; della parrocchia di Pisogne; ordinato a Brescia il 7.6.1975. Vicario cooperatore a Clusane dal 1975 al 1981. Parroco a Mazzunno dal 1981 al 1992. Parroco a Pilzone dal 1992 al 1999. Parroco a Gratacasolo dal 1999 al 2009. Parroco a Viadana di Calvisano e Malpaga di Calvisano dal 2009 al 2013. Presbitero collaboratore a Pisogne, Toline, Sonvico, Grignaghe e Pontasio dal 2013. Presbitero collaboratore a Gratacasolo dal 2014. Presbitero collaboratore a Fraine dal 2020. Deceduto a Pisogne il 4.9.2023. Funerato e sepolto a Pisogne il 7.9.2023.

È tornato alla casa del Padre, nei primi giorni di un caldo settembre, don Pierangelo Giorgi, più familiarmente chiamato don Pietro. Originario di Pisogne era ultimo di tre fratelli e la madre lo ha seguito nei primi anni del suo ministero che è rimasto lungamente legato alle comunità affacciate o vicine al lago d’Iseo. Infatti, fatta eccezione di una manciata di anni trascorsi nella Bassa, a Viadana e Malpaga, frazioni di Calvisano, don Giorgi iniziò la sua attività ministeriale a Clusane, dove per sei anni lavorò fra i giovani di quella comunità, conservando sempre un caro ricordo di quel periodo.

A 36 anni divenne parroco di Mazzunno per oltre un decennio, poi parroco di Pilzone per sette anni e Gratacasolo per un altro decennio. Dopo l’esperienza nella Bassa, a 68 anni, giunse nel suo paese natale di Pisogne come presbitero collaboratore, servendo anche le piccole parrocchie di Toline, Sonvico, Grignaghe e Pontasio e, successivamente, Gratacasolo e Fraine.

Nelle comunità parrocchiali di destinazione lavorò con impegno, sia nel migliorare le strutture pastorali, sia nell’offrire ai fedeli la grazia della Parola e dei sacramenti. Per lui le strutture parrocchiali erano in primo luogo le chiese, che voleva belle e accoglienti, atte a vivere una liturgia ben vissuta, accompagnata dall’organo, poi le strutture aggreganti che potevano favorire l’incontro e la socializzazione per tutte le generazioni. Per questo a Pilzone volle un campo di calcio e uno di bocce e a Gratacasolo terminò i lavori di ristrutturazione dell’oratorio.  

Di carattere buono, anche se un poco sbrigativo, amava molto la fraternità e l’incontro con la gente, la convivialità, l’amicizia e l’esercizio della paternità spirituale. La sua dedizione pastorale è testimoniata dal fatto che non era raro vederlo commuoversi per i suoi parrocchiani defunti, soprattutto se giovani. Sentiva molto l’affetto alla Vergine Maria, in particolare a Maria Bambina, devozione che lo portava alla sua giovinezza, come soleva dire.

Mantenne sempre una ammirevole umiltà grazie alla quale si è sempre sentito a suo agio anche nel servizio pastorale a comunità parrocchiali minuscole, immerse nel verde dei boschi montani o della campagna.

La morte lo ha colto improvvisamente e con lui se ne è andato uno di quei preti ordinati nell’Anno Santo del 1975, appartenenti ad una classe molto numerosa che superava la trentina. Era entrato nel Seminario di Brescia già giovane maturo dopo due esperienze lavorative in due fabbriche del territorio sebino. Trascorse un anno di ricerca vocazionale presso l’Istituto della Consolata di Varallo, poi optò per il Seminario diocesano, accolto nella piccola comunità della Se.va (sezione vocazioni adulte), seguito negli studi superiori dalla paziente e benemerita figura di mons. Ferruccio Feriani.

La sua camera ardente fu allestita nella Pieve di Pisogne, mentre i suoi partecipati funerali furono celebrati nella chiesa parrocchiale presieduti dal Vescovo mons. Pierantonio Tremolada. Ora don Pietro Giorgi riposa in pace nel cimitero di Pisogne. Aveva ottant’anni.   

GABRIELE FILIPPINI 12 dic 2023 10:46