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Brescia
18 mag 2023 16:10

La pubblica felicità (1800)

Era il periodo caotico e imprevedibile delle rivoluzioni. Nel 1797 a Brescia si era insediata la Repubblica Cisalpina e, nel corso dell’anno 1800, sembrava che le cose si stessero stabilizzando. Il vescovo Nani aveva vissuto anche lui periodi travagliati: allontanato a Milano nel 1798 per resistenza agli ordini del Governo, alterna il suo esilio anche a Venezia e Padova, finché, nel giugno del 1800, quando la politica di Bonaparte si ammorbidisce, rientra stabilmente a Brescia. Ecco dunque uno scambio di lettere tra il presidente della Commissione straordinaria di Governo e il vescovo. Il Governo fa presente al vescovo che sarebbe opportuno il rientro di alcuni parroci alle proprie parrocchie e il vescovo risponde come, di fatto, ciò sia praticamente avvenuto e ribadisce la propria estraneità alla questione politica: ‘mai, né in alcun tempo io ho creduto possa a me competere l’entrare nell’esame o riconoscere le opinioni politiche, né prender parte in quegli affari’. Il presidente chiude la lettera con un invito alla comune fratellanza: ‘questo invito unicamente diretto a riunir gli animi in un comune sentimento di sincera fratellanza’ e invoca l’interessamento del vescovo ‘alla pubblica felicità’. Di rimando, il vescovo, sornione, chiude la propria missiva assicurando il Governo del suo ‘interessamento per la Pubblica Felicità, come voi vi compiaceste di accennarmi’.


18 mag 2023 16:10