Tremolada: Abbiamo bisogno della gentilezza
Ripartiamo dalla gentilezza. Tutti insieme. È questo l'invito fatto dal vescovo Pierantonio Tremolada alla società, civile ed ecclesiale, bresciana durante la Messa con il rito dei ceri e delle rose il giorno dell'Immacolata.
Il Vescovo, nella chiesa di San Francesco, ha ripreso l'enciclica Fratelli tutti come antidoto all'aggressività e all'indifferenza. Siamo chiamati ad alleviare il peso degli altri, a incoraggiare e a costruire ponti attraverso parole semplici come "permesso", "scusa" e "grazie". La gentilezza, intesa come rispetto, stima e attenzione, trasforma i rapporti umani e la società, diventando un'opera artigianale di pace che costruisce un mondo più giusto.
In un contesto sempre più lacerato e polarizzato, dobbiamo fare attenzione a non ferire l'altro con le parole o con i gesti.
La Madonna si distingue per la sua santità colma di bellezza e di bontà. Se lo splendore del bene si concretizza nella gentilezza, per la nostra società è urgente riscoprire proprio la gentilezza. Ma non è solo una questione formale. La gentilezza è un'attenzione concreta verso l’altro, è cura, empatia, una predisposizione dell’animo. La gentilezza è fondamentale per alleviare il peso che incombe sulle vite degli altri e delle persone che incontriamo.















