Tremolada: Dobbiamo essere vicini ai più fragili
Ancora una volta il vescovo Pierantonio ha deciso di iniziare le celebrazioni del giorno di Natale dal carcere. Prima a Verziano, domani, Santo Stefano, al Nerio Fischione. Lì dove l’uomo spesso rischia di perdere ogni speranza. Nella celebrazione eucaristica, mons. Tremolada ha ricordato che “c’è una luce che ci ha visitati. Il Natale è il risplendere di una luce nella notte. È bene ricordare che, in qualsiasi situazione siamo, ci sarà sempre una luce che ci accompagna”.
Dopo Verziano, la Messa in Cattedrale prima di una visita alla Mensa Menni dove, nel giorno di Natale, circa 200 persone hanno ricevuto un pasto caldo. “Dobbiamo essere vicini ai più fragili, ai più deboli e a chi ha problemi seri. Dobbiamo sentirci uniti gli uni agli altri: è questo il vero messaggio del Natale”.
“Sono qui – ha esordito alla Mensa – per augurarvi ogni bene. Ringrazio anche i volontari sempre così generosi. Per fortuna ci sono persone che prestano un servizio quotidiano: è un segnale di speranza per tutti. Sarebbe bello che ognuno si mettesse a disposizione degli altri”.
Il Vescovo, portando il suo saluto anche alle donne ospiti di Casa Betel, ha consegnato loro simbolicamente un’orchidea bianca. Un fiore nel giardino della rinascita.
