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Bruxelles
di REDAZIONE 19 mar 2020 08:19

L'Europa batte un colpo

750 miliardi di euro di titoli da acquistare per sconfiggere l'emergenza economica innescata dal corona. Come successe con Draghi nel 2012, l'Europa batte un colpo

750 miliardi di euro di titoli da acquistare per sconfiggere l'emergenza economica innescata dal coronavirus. La Banca centrale europea - dopo una lunga conference call dei governatori in notturna - va al contrattacco di fronte al crollo delle Borse e alla fiammata degli spread che rischiava di rimettere in discussione le fondamenta dell'euro. "Tempi straordinari richiedono azioni straordinarie", ha spiegato la presidente della Bce Christine Lagarde. "Non ci sono limiti all'impegno della Bce per l'Euro", è la frase che, significativamente, va a sostituire, e allo stesso tempo confermare, il 'whatever it takes' di Mario Draghi che proprio Lagarde non aveva voluto far propria pochi giorni fa.


La riunione partorisce il 'Pandemic Emergency Purchase Programme'. Un nuovo quantitative easing che mira a mettere all'angolo i mercati e dare ossigeno a famiglie e imprese dopo che i 120 miliardi in più della scorsa settimana avevano deluso. La sigla è "PEPP", la Bce comprerà titoli pubblici e privati, inclusi i titoli greci e i 'commercial paper' come ha annunciato la Fed: le cambiali, i prestiti a breve che tengono in vita molte aziende e che l'effetto dirompente del coronavirus sta mandando in tilt. Una montagna di soldi che verrà utilizzata - si legge in una nota - "finché la Bce non giudicherà che la crisi del Covid-19 è finita, ma in ogni caso non terminerà prima di fine anno".

Accanto allo spread italiano, in questi giorni, si sono allargati anche i differenziali dei paesi 'core', come Francia, appunto, o Olanda. Segno che il coronavirus rischiava di rimettere in discussione - almeno nella testa degli investitori - la tenuta dell'Eurozona. Una mossa - dettata da stime d'impatto del virus che danno il Pil dell'Eurozona in calo anche del 5% quest'anno - che di fatto mira a cancellare il consiglio direttivo della scorsa settimana, accolto male dagli investitori, specie in Italia per la frase "non siamo qui per chiudere gli spread". E una mossa che di fatto toglie le castagne dal fuoco, per ora, ai governi, che ancora non hanno trovato la quadra su come usare il fondo di salvataggio 'Mes' e a cui Lagarde aveva chiesto di spingere sulla leva dello stimolo di bilancio. Resta da vedere l'accoglienza dei mercati: la Fed, dopo aver dispiegato una potenza di fuoco simile, nella giornata di ieri si è vista rispondere con un tonfo di Wall Street di oltre il 6%.

"L'Europa batte un colpo! Forte, sonoro, adeguato alla gravità dell'emergenza sanitaria che stiamo affrontando e dello shock economico che ne consegue. Bene la BCE". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte commentando la decisione della Bce di un nuovo quantitative easing da 750 miliardi per l'emergenza Coronavirus.


REDAZIONE 19 mar 2020 08:19