Ucraina: le tre regole Von der Leyen
La presidente della Commissione europea fa il punto sulle discussioni in atto per la pace in Ucraina. Nessuna concessione all’aggressore russo. Revisione profonda del “piano Trump”. “L'Ucraina – dice – deve avere la libertà e il diritto sovrano di scegliere il proprio destino”. E assume un impegno: il ritorno di tutti i bambini ucraini fatti rapire da Putin
“L'Ucraina è stata al centro di molte discussioni negli ultimi giorni. Qualsiasi piano di pace credibile e sostenibile dovrebbe prima di tutto fermare l'uccisione e porre fine alla guerra, senza gettare i semi per un futuro conflitto. Abbiamo concordato i principali elementi necessari per una pace giusta e duratura e per la sovranità dell'Ucraina”. Sono parole di Ursula von der Leyen che confermano il vortice di discussioni, incontri bilaterali, trattative più o meno ufficiali in corso in queste ore a partire dal “piano di pace” in 28 punti proposto da Trump (anche se molte voci insistono per una “provenienza” russa delle proposte, quasi tutte favorevoli all’aggressore ai danni dell’Ucraina). Domenica 23 novembre il confronto si è spostato a Ginevra fra i negoziatori di Usa, Ue e Ucraina; lunedì 24 è previsto a Luanda (Angola) un appuntamento tra i leader europei, presenti in Africa prima per il G20 e poi per un vertice con l’Unione africana. Occorre ricordare che sabato 22 novembre un documento con le firme di 13 leader (Europa, Canada, Giappone) aveva già definito alcuni punti essenziali rispetto a un possibile accordo di pace, segnando una sostanziale differenza – nei toni e nei contenuti – rispetto al piano in 28 punti. Von der Leyen precisa dunque quali sono, a suo avviso, tre “elementi necessari” per “una pace giusta e duratura e per la sovranità dell'Ucraina”.
“In primo luogo – afferma – i confini non possono essere modificati con la forza”. In secondo luogo, “come nazione sovrana non ci possono essere limitazioni alle forze armate ucraine che lascerebbero il Paese vulnerabile a futuri attacchi e quindi minerebbero anche la sicurezza europea”. Quindi, “in terzo luogo, la centralità dell'Unione europea nel garantire la pace per l'Ucraina deve essere pienamente rispecchiata”. Punti qualificanti, si potrebbe persino ritenere imprescindibili, per l’accordo cui punta l’Ue. “L'Ucraina – dice ancora Von der Leyen – deve avere la libertà e il diritto sovrano di scegliere il proprio destino. Hanno scelto un destino europeo. Inizia con la ricostruzione del Paese, la sua integrazione nel nostro mercato unico e nella nostra base industriale della difesa e, in ultima analisi, l'adesione alla nostra Unione. Continueremo la nostra collaborazione con l'Ucraina, i nostri Stati membri, la coalizione dei volenterosi e gli Stati Uniti per compiere progressi concreti verso la pace. L'importante è andare avanti come partner, su un unico binario”. Infine: “Voglio concludere su un punto che è personalmente importante per me Un elemento cruciale che deve far parte di qualsiasi accordo. Il ritorno di ogni bambino ucraino rapito dalla Russia"-
Di tutti gli orrori scatenati dalla guerra della Russia, nessuno colpisce più in profondità di questo. Decine di migliaia di ragazzi e ragazze rimangono intrappolati in Russia. Spaventati e desiderosi dei loro cari. Dobbiamo mettere questi bambini in cima all'agenda globale”. Segue un impegno: “Per questo motivo, insieme all'Ucraina e al Canada, organizzeremo congiuntamente un vertice della coalizione internazionale per il ritorno dei bambini ucraini. Non ci riposeremo fino a quando ognuno di loro non si riunirà con le loro famiglie, nelle loro case, cui appartengono”.