Festival? Fiducia e gioco di squadra
La macchina complessa del Festival funziona anche grazie ad un “motore” bresciano. Anche quest’anno, infatti, la Faustini Srl di Pontoglio, società che opera nel campo dello spettacolo da ormai 30 anni, sarà presente nella città dei fiori per offrire il suo contributo tecnico.
“Ho partecipato a Sanremo diverse volte – spiega Elia Faustini, amministratore della Faustini Srl –.La nostra società si occupa, da una parte, del management, quindi di produzioni discografiche e di organizzazioni di tournée; dall’altra, dell’allestimento tecnico (audio, luci, video e streaming). Le prime volte a Sanremo si sono legate più all’aspetto del management, accompagnando i nostri artisti in gara. Abbiamo rappresentato, per esempio, Nilla Pizzi fino alla sua scomparsa. Il mio ricordo più bello del Festival è proprio legato a quando le è stato consegnato il premio alla carriera. Negli ultimi anni, invece, siamo entrati a far parte del consorzio di aziende che organizza Casa Sanremo. Ci occupiamo, infatti, dell’allestimento del Palfiori, di Casa Rai Pubblicità e dei vari palchi cittadini. Quest’anno, nello specifico, dal 5 febbraio al 10 febbraio, gestiremo la Light Zone (dove si esibiscono i cantanti emergenti) e l’Underground Zone (dove vengono presentati libri e dischi degli artisti) del Palafiori”.
Per l’azienda bresciana, che nel 2009 si era occupata anche della gestione tecnica durante la visita di Papa Benedetto XVI a Brescia, Sanremo è “una sfida – continua Elia Faustini –, una macchina così complessa che mette continuamente alla prova. Bisogna essere sempre pronti a tutto. Il mio ruolo, d’altronde, è di problem solver”. Necessità di pianificazione, insomma, ma anche bisogno di totale flessibilità. “Sono coinvolte talmente tante aziende e persone che l’aspetto più importante che Sanremo mi ha insegnato è che ognuno deve stare al proprio posto e fare il meglio nei propri spazi e nei propri compiti. È un gioco di squadra: bisogna avere totale fiducia del lavoro degli altri”.
