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Brescia
di VITTORIO BERTONI 02 mar 2015 00:00

“Il racconto di Chimera” debutta al CTB

Martedì 3 marzo alle 20.30, presso il Teatro S. Chiara, la prima de “Il racconto di Chimera”

Debutta martedì 3 alle 20.30 al Teatro S. Chiara, per la stagione di prosa del Ctb, “Il racconto di Chimera” tratto dal romanzo di Sebastiano Vassalli. Viene ricostruita una storia che nel 1610 sconvolse Novara: la tragica vita di Antonia, abbandonata ancora bambina davanti alla porta della Casa della Carità e cresciuta poi da una coppia di contadini nel villaggio di Zardino. Accusata di essere una strega, venne processata e, dopo aver subito violenze e torture, venne condannata al rogo. Sullo sfondo, un paesaggio storico dominato e oppresso dalla Controriforma e dall'Inquisizione e un paesaggio naturale dove si staglia il Monte Rosa.

A vestire i panni della protagonista è Lucilla Giagnoni che porta in scena una figura femminile di struggente bellezza e sensualità attraverso un monologo avvincente, quasi la condanna di un presente che continuiamo a vivere con dolore. “La straordinarietà di questo racconto – spiega l'attrice – è di avere il potere di rinnovarsi continuamente, di prendere nuova vita alla luce di ciò che succede di volta in volta nel tempo presente: è ciò che accade per quei capolavori che chiamiamo 'classici'”. Lo studio de “la chimera” è iniziato 14 anni fa. “Era l'aprile 2001 e mi sembrava una bella storia, ma anche datata, finita. Sei mesi dopo, l'11 settembre cambiava tutto: il racconto superava l'orizzonte della pianura ai piedi del Rosa e i tempi dell'Inquisizione e diventava il racconto vivo e universale delle ferite lasciate da ogni fondamentalismo nella Storia”. Dopo un periodo di illusione, oggi stiamo assistendo ad un nuovo inferno. “Quello che è più pesante è il timore per il futuro delle donne, perché si spalanca la prospettiva di un mondo dove le donne non hanno la possibilità di avere una voce. Come è successo ad Antonia”.

A presentare lo spettacolo Gian Mario Bandera, neo direttore dello stabile cittadino. “Sono contento di lavorare qui, facendo semplicemente teatro. Il teatro da sempre rappresenta per un artista la possibilità di esprimere attraverso il confronto con un testo le proprie emozioni e di presentarle al pubblico che diventa partecipe e può interloquire”.

Info: 0302928611, organizzazione@ctbteatrostabile.it
VITTORIO BERTONI 02 mar 2015 00:00