Lo stile della donna italiana in montagna
Dal 20 novembre, a New York, la mostra allestita dal Centro Studi Rsi di Salò nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026
Sono lo stile della donna italiana nello scenario invernale delle Dolomiti e il turismo sportivo tra le catene montuose delle Tofane, del Cristallo e del Sorapiss, tra gli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento, i protagonisti di questa mostra, allestita presso la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University, dal titolo “Dolomites Skirama. Lo stile della donna italiana in montagna 1922-1945” curata dalle storiche Emanuela Scarpellini e Elena Pala e dalla giornalista Grazia d’Annunzio.
Dopo la mostra “Olympic Winter Games: Cortina 1956/2026”, curata da Roberto Chiarini, Elena Pala ed Emanuela Scarpellini presso il Consolato Generale d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a New York e inaugurata dal ministro Antonio Tajani lo scorso settembre, il Centro Studi Rsi - in collaborazione con il MIC dell’Università degli Studi di Milano, la Fondazione Casa di Oriani di Ravenna e la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University – dal 20 novembre fino al 13 marzo 2026 accende ora i riflettori sulla donna borghese, protagonista sui grandi schermi delle pellicole dei “telefoni bianchi”, colta nel suo tempo libero. È un’italiana che si può permettere di stare al passo con la moda, informarsi sulle nuove tendenze, comprare riviste patinate, praticare sport. Sono questi gli anni in cui il turismo in Italia si allarga agli strati medi della popolazione. Tra le mete alpine privilegiate dalla borghesia vi è la Cortina sportiva e festaiola, animata da serate di gala. Cortina sembra tagliata fuori dal "travaglio che tormenta il mondo", travaglio, quello della seconda guerra mondiale, che farà annullare la nomina del CIO, presa a Londra nel 1939, di Cortina quale sede dei Giochi Olimpici Invernali del 1944.
@Immagine - Tempo libero sulle piste da sci, anni '40 (Collezione Mesturini)
