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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 07 apr 2017 08:45

Una città “beata” nel corpo e nell’anima

Presentato il programma di “Aspettando il festival della comunità”, che apre l’ultima annualità del progetto triennale Corpus Hominis

Corpus Hominis verso il passo finale. Con la presentazione del programma di “Aspettando il festival della comunità” si apre di fatto la terza e ultima annualità del progetto per la creazione di un sistema culturale, artistico, sociale e civile, in grado di mettere in rete le diverse realtà della città. Da aprile a giugno è stato messo a punto un calendario di eventi che ha nelle “Le Beatitudini” il punto di partenza per delineare i contorni della “città sognata”. Così come nelle due annualità precedenti Corpus Hominis aveva portato la città a confrontarsi con il tema delle opere di misericordia corporale e spirituale, capaci di educare il “cuore” della città a restare fermo nella sua fedeltà alla fede e alla giustizia, con la scelta di dedicare il terzo anno del progetto, realizzato con il sostegno della Fondazione Cariplo, alle beatitudini chiama Brescia e i bresciani al desiderio di una comunità diversa, sognata, e allo stesso tempo capace di far diventare quel sogno una concreta realtà di relazioni.

Promessa. Le “beatitudini” che Gesù pronuncia all’inizio della sua predicazione, come scriveva qualche mese fa mons. Giacomo Canobbio sempre su “Voce”, sono forse la pagina più rivoluzionaria di tutta l’antichità. Sono proclamazioni di un’identità personale e indicazioni di atteggiamenti da assumere: sono la promessa che ribalta le logiche dei progetti più ambiziosi di trasformazione della società, e sono una strada possibile, quella cristiana, verso la realizzazione di quella promessa. Di fronte a tanta aggressività causata soprattutto dalla mancanza di punti di riferimento, che anche a Brescia non manca di far sentire i suoi aspetti negativi, le “beatitudini” diventano la cura per la paura, perché indicano un punto di riferimento stabile, una roccia su cui costruire.

Proiezioni. “Aspettando…”, che ha già preso il via con il ciclo di proiezioni “Corpusmovie” proseguirà sino al mese di giugno, con incontri all’Università cattolica, le “Domeniche con l’organo”, mostre, eventi, concerti e altro ancora che accompagneranno la città al cuore del progetto: la solennità del Corpus Domini e le giornate del Festival (11-16 giugno) messe a suo corollario. Tante iniziative, frutto di quella sinergia e di quel saper fare rete che ha permesso a Corpus Hominis di conseguire il riconoscimento di “good practice” dell’Unione europea nel campo dei progetti culturali, pensate, insieme a quelle che costituiranno il programma del festival, per l’edificazione di una città dotata non solo di anima, ma anche capace di avvolgere i suoi abitanti, e di diventare l’ambiente ideale nel quale tutti possano sentirsi a casa, ugualmente protetti e ugualmente responsabili.

Articolazioni. In queste pagine trovano spazio le presentazioni delle diverse articolazioni di “Aspettando il festival della comunità”: “Le beatitudini: strumenti di vita sociale”, ciclo di incontri realizzati con la facoltà di lettere e filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, Corpusmovie, appuntamenti per raccontare il sogno della città attraverso il cinema promossi da Acec Brescia, le Domeniche con l’organo, serie di concerti promossi dall’Associazione Amici della Scuola diocesana di musica Santa Cecilia, mostre, incontri, presentazioni di libri e appuntamento per i più piccoli come “Sotto le nuvole” frutto della collaborazione tra Corpus Hominis, Caritas, Fism Brescia e Seridò, e “Sognare la città” la mostra di disegni delle scuole primarie promossa dall’Acec Brescia.

MASSIMO VENTURELLI 07 apr 2017 08:45