Tremosine: dalla parte dei disabili
La primaria di Tremosine ha dedicato del tempo per la Giornata Mondiale della Disabilità.
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C’è stato grandissimo fervore tra gli alunni della Primaria L. Turri di Tremosine sul Garda. Il 3 dicembre, infatti, in occasione della Giornata mondiale dei diritti delle persone con disabilità, le bambine e i bambini hanno dedicato un pensiero profondo e collettivo con lo scopo di rompere quel muro che ancora – con grande rammarico – è causa di discriminazioni. Questo è stato reso possibile grazie a dei lavoretti creativi che ha visto partecipare ogni singolo alunno e alunna di ogni classe del plesso; come in un mosaico, ogni lavoretto è stato parte integrante di un’opera unitaria ben più larga, e che – sotto la guida appassionata delle insegnanti e degli insegnanti – si è palesata come uno straordinario happening. Il tema che ha dato avvio al progetto è stato il celebre albo di Isabelle Carrier, Il pentolino di Antonino, del 2011.
Antonino è un bambino sensibile, ama l’arte, la natura, e però è costretto a trascinare con sé un pentolino; e questo è molto ingombrante, gli impedisce a esempio di correre, di giocare con gli amici. Antonino è triste, è afflitto; finché un giorno capisce che, se il pentolino gli intralcia alcune attività, ne favorisce di altre, e spesso aiutandolo pure: ecco allora che l’apparente difetto si trasforma in pregio, in un dono prezioso e unico. Sulla base di questo racconto gli alunni hanno ritagliato un simbolico pentolino su cartoncino, colorandolo liberamente e apponendoci un pensiero scritto. “Tutti abbiamo un ‘pentolino’ chi più grande chi più piccino”, scrive una bimba di classe quinta giocando sulla rima, aggiungendo un piccola appendice: “In questa frase voglio dire che tutti abbiamo dei difetti e imperfezioni, ma non conta perché tutti noi siamo uguali anche se diversi”.
“È una giornata molto importante quella di oggi, e teniamo molto a ricordarla”, ha spiegato con molta soddisfazione la referente di plesso Rossana Bucella. “Ne abbiamo parlato in classe con gli alunni prima di realizzare questo lavoro, e siamo molto contenti di averlo fatto. È un tema complesso e delicato, ma che deve essere assolutamente affrontato. Certo con i mezzi giusti: speriamo di essere riusciti a trasmetterlo ai bimbi”. Ognuno di questi pentolini è stato appeso a uno spago che corre lungo tutto il corridoio dell’istituto, formando un vasta e coloratissima testimonianza. Tra i bambini e le bambine c’è chi ha partecipato di più e chi meno, chi ha gioito e chi ha pensato alla merenda; ma tutti, consapevolmente e indistintamente, uniti nella diversità.
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