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Lago di Garda
di VITTORIO BERTONI 31 ott 2019 09:23

Un patrimonio condiviso

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Sono 24 i sindaci gardesani che hanno sottoscritto a Peschiera il “Contratto di lago per il futuro del bacino benacense”: un documento per il governo unitario

Una giornata storica per il lago di Garda. Così verrà ricordata quella di lunedì 28 che ha visto i sindaci gardesani sottoscrivere a Peschiera il “Contratto di lago per il futuro del bacino benacense”, nato dalla volontà di affrontare con logica condivisa le tematiche fondamentali per tutto il territorio. Per la prima volta, infatti, 24 primi cittadini di province e regioni diverse, oltre ai presidenti di Comunità del Garda, Azienda Gardesana Servizi, Garda Uno e Ats Garda Ambiente, hanno fatto proprio un documento in cui si impegnano a collaborare per un governo unitario e condiviso del Garda.

Patrimonio condiviso. “È ormai insostituibile – spiega Mariastella Gelmini, presidente della Comunità del Garda − l’idea del lago come un patrimonio condiviso e non dei singoli Comuni o delle province, ma come comprensorio e bacino di area vasta su cui ci si deve confrontare e procedere verso azioni complessive a tutela di tutta l’economia”. Si tratta, quindi, di una grande svolta rispetto al passato perché prevede che nelle decisioni siano coinvolti direttamente quanti sul Garda vivono, lavorano, gestiscono il territorio e si impegnano alla sua salvaguardia. “Con questa firma − afferma Angelo Cresco, presidente di Azienda Gardesana Servizi − si è sancito che i problemi del lago riguardano tutti e non solo una parte, per questo abbiamo avviato un progetto che riguarda il territorio di tutte le province. Dobbiamo lavorare insieme e utilizzare le leggi esistenti e le direttive europee per difendere il nostro lago e il nostro ecosistema”.

Gli obiettivi. Sono otto gli obiettivi che si pone il “contratto di lago”, legati dal filo azzurro della salvaguardia dell’ambiente, del territorio e dell’economia turistica. Il collettamento dei reflui, il monitoraggio e l’individuazione degli agenti inquinanti in collaborazione con l’Arpa delle 3 regioni, l’inserimento di 3 rappresentanti gardesani nella commissione per la gestione dei livelli del lago e di un rappresentante in quella dello scolmatore Mori – Torbole, l’analisi e il monitoraggio della flora e fauna lacustre, la sanificazione dei motoscafi turistici, l’istituzione dell’osservatorio permanente del paesaggio e lo studio sul consumo e l’occupazione del suolo.

VITTORIO BERTONI 31 ott 2019 09:23