lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di REDAZIONE 02 ott 2019 12:28

Poliambulanza attrae talenti dal mondo

Ultimo arrivo, un chirurgo di fama internazionale: il professor Abu Hilal. L’eccellenza ospedaliera italiana si misura anche dalla capacità di coinvolgere ottimi medici che scelgono, tra tanti Paesi, una nostra struttura per operare. E’ segno che si può invertire la rotta sulla fuga dei cervelli all’estero

L’Italia è al 32esimo posto su 36 nell’indice Ocse sull’attrattività dei talenti. Il vero punto debole del nostro Paese non è nella mancanza di professionalità e di “cervelli” di grande spessore, al contrario, come i dati dimostrano, siamo una fucina di talenti che spesso trovano le condizioni per esprimere le loro doti altrove. Il problema, infatti, è che spesso sono indotti a scegliere l’estero dove trovano condizioni e strutture in grado di valorizzarli. Siamo un Paese con un alto numero di talentuosi ma con una bassa capacità di trattenerli.

Rispetto a tale dato nazionale c’è il caso dell’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza di Brescia che rappresenta un esempio in controtendenza. Molti medici che hanno fatto esperienze importanti all’estero hanno deciso di rientrare in Italia grazie all’attrattività di questo ospedale. Solo negli ultimi due anni sono tornati medici specialisti di grande valore e riconosciuta professionalità nei campi della chirurgia generale, della neonatologia, della neurochirurgia, dell’ortopedia, da Paesi quali il Canada, la Francia, l’Australia e il Regno Unito. A questi, da ultimo, si è aggiunto il Professor Mohammad Abu Hilal, Full Professor in chirurgia epatobiliopancreatica e chirurgia generale mininvasiva all’Università di Southampton. Vale la pena di raccontare la sua storia iniziando da quando, completati gli studi liceali a Gerusalemme, usufruisce di una borsa di studio del Governo italiano per iscriversi alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università di Brescia dove consegue la laurea nel 1997. Dopo la specializzazione in chirurgia generale nel 2002 a Verona, il Prof. Claudio Bassi che era stato il suo tutor e ne aveva apprezzato le qualità, lo spinge ad andare in Gran Bretagna, per uno stage di perfezionamento in chirurgia mininvasiva, già allora una tecnica dalle prevedibili straordinarie prospettive di sviluppo.

Quello che doveva essere un breve intervallo di studio all’estero, si trasforma così in una brillante carriera che lo porta a scalare tutti i gradi accademici in Gran Bretagna. I tanti anni di studio e di formazione professionale passati in Italia ed i legami di amicizia mantenuti con Brescia sono sempre rimasti vivi nel Prof. Abu Hilal, tanto da indurlo a proporre la sua candidatura quando la Fondazione Poliambulanza ha iniziato la ricerca di una figura con competenze riconosciute a livello internazionale nella chirurgia mininvasiva e robotica del Fegato, Pancreas e Vie Biliari. Sono pervenuti numerosi curriculum vitae dall’Italia e da altri Paesi europei. Valutati con rigidi criteri meritocratici da un Comitato di Selezione, il curriculum del Professor Abu Hilal è stato giudicato all’unanimità il migliore sia per qualità dei titoli scientifici che per vastità della casistica operatoria.

La sua lunga esperienza in chirurgia generale mininvasiva lo porta, nel 2007, ad introdurla anche per le patologie del fegato e del pancreas, sviluppando tecniche chirurgiche adottate in tutto il mondo. Nel 2017 è stato chairman ed autore delle prime linee guida europee per la chirurgia mininvasiva del fegato, oggi note come le linee guida di Southampton. Da sempre attivo nella ricerca, guida un numero elevato di progetti e studi randomizzati prospettici. Ricopre numerose posizioni all’interno di società scientifiche: tra le più recenti è stato nominato co-chairman per la stesura delle linee guida internazionali per la chirurgia mininvasiva del pancreas ed è Coordinatore del Consorzio Europeo (E-MIPS) e del Consorzio Internazionale (I-MIPS) della chirurgia mininvasiva del pancreas. “La chirurgia mininvasiva rappresenta il futuro e in Poliambulanza - come ci dice il Direttore Generale Alessandro Triboldi - la portiamo avanti con un chirurgo 48enne, che ha scelto di tornare con la propria famiglia nella città in cui si è laureato. Nella selezione dei collaboratori puntiamo al merito ed alla competenza. Da sempre adottiamo un approccio innovativo in grado di coniugare i valori della persona con l’avanguardia clinica e tecnologica, dove il prendersi cura rimane comunque il valore chiave che guida l’operato di tutti i nostri professionisti”. L’Istituto Ospedaliero Fondazione Poliambulanza, fra i pochi in Italia accreditati Joint Commission, è oggi una struttura privata non-profit, accreditata SSN, all’avanguardia sotto molteplici aspetti, compreso l’elevato grado di informatizzazione, che ne fanno un modello ospedaliero tecnologicamente avanzato fedele alle proprie radici, in oltre un secolo di storia costruito grazie alla generosità e lungimiranza delle Ancelle della Carità.

REDAZIONE 02 ott 2019 12:28