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Roma
di RICCARDO BARONE 24 mag 2025 22:45

C'è una gioia enorme a sposarsi

Organizzata da Pro Vita & Famiglia onlus si è svolta sabato 10 maggio a Roma la Manifestazione nazionale per la Vita. 10.000 i partecipanti per una testimonianza importante a favore della tutela della vita, in tutte le sue forme, dal concepimento all’ultimo respiro naturale. Numerose le personalità presenti, a partire da Massimo Gandolfini, tra i promotori dell’evento unitamente a Maria Rachele Ruiu, portavoce della Manifestazione. Con loro l’avv. Simone Pillon, cofondatore del Family Day, il parlamentare europeo Paolo Inselvini, Elisabetta Gardini deputato alla Camera e Maurizio Marrone, Assessore alle Politiche Sociali e alla Famiglia del Piemonte. Tra la folla vivace e gioiosa abbiamo incontrato don Antonello Iapicca, originario di Roma, missionario in Giappone da oltre vent'anni, dove sperimenta giorno per giorno come attraverso la semplice presenza, sua e di poche famiglie missionarie, Cristo viene annunciato ai giapponesi. Il suo blog “Il segno dei tempi” vanta un ottimo seguito online. Abbiamo colto l’occasione per rivolgergli un paio di domande.

Don Antonello un’opinione sul nuovo Papa, visto da chi, come te, vive molto lontano da Roma: cosa porterà papa Leone alla Chiesa?

Quello lo sa solo lo Spirito Santo! Non ho proprio parole, quello che ho visto ed ascoltato in questi giorni mi ha riempito di gioia e di allegria. Lo Spirito lo riconosci subito e comunica immediatamente, mi sono sentito chiamato a conversione e questo credo sia una cosa molto importante. Per noi cristiani essere chiamati a conversione è qualcosa di travolgente, ma anche per il mondo laico, pur se in una forma diversa. Penso che Papa Leone XIV potrà raggiungere tutti, annunciando l’amore di Dio con molta semplicità.

Cosa ne pensi di una Manifestazione come quella di oggi a difesa della vita, credi che possa essere un segno per noi cattolici e per il mondo intero, in un momento di denatalità?

Io penso sempre che l’agire segue sempre l’essere, questo è il fondamento della morale cattolica. Dipende da quello che tu hai dentro. Certamente se non hai dentro la vita non puoi dare la vita. Io credo che questa giornata per la vita sia un annuncio della bellezza, come lo sono stati i Family Day. Mi ricordo i Family Day, erano iniziati come gesto a favore della vita, non erano contro qualcuno, in particolare i primi, che erano precedenti alle Unioni Civili. All’origine i Family Day erano semplicemente una maniera per manifestare che che non è tutto come il mondo vuole farci credere, non è un fatto di ideologia. Non è così, c’è una gioia enorme a sposarsi, ad avere figli e ad avere fede in Dio, è Lui che provvede alla vita. Io penso che questa sia la cosa più importante, ed è così anche oggi. Qui ci sono le testimonianze di persone che sono malate seriamente. Tutti i giorni ascoltiamo parole che ci dicono che la vita non ha più valore se un corpo non risponde, oggi invece stiamo ascoltando le testimonianze di persone che, attraverso la loro esperienza personale, ci dimostrano che la vita ha valore dal concepimento sino alla sua fine naturale. Ci sono persone che attraversano con gioia il dolore che stanno vivendo, penso che sia una cosa straordinaria. E questo dimostra che alla fine il cristianesimo è una testimonianza. Lo ha detto il Papa: nella gioia di seguire nostro Signore Gesù Cristo.


@Pro Vita e Famiglia

RICCARDO BARONE 24 mag 2025 22:45

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