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Roma
di M. ELISABETTA GRAMOLINI 30 nov 2023 07:48

Mercato dell'energia: prezzi su senza tutele

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Da gennaio inizia il gas, da aprile l’elettricità. L’uscita dal mercato tutelato, rimandata a partire dal 2017, è alle porte e riguarderà circa 6 milioni per le utenze gas e 9,5 milioni di utenze domestiche elettriche

l 10 gennaio 2024 è la data prevista per la fine del cosiddetto “mercato tutelato” per le forniture domestiche di gas naturale e di energia elettrica. Il mercato tutelato è quello nel quale i prezzi delle forniture energetiche e i contratti vengono stabiliti dall’autorità competente, ovvero l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Al posto del mercato tutelato, anche per le utenze domestiche – per le aziende, infatti, il passaggio alle nuove condizioni c’è già stato lo scorso aprile – ci sarà il mercato libero. In questo caso, i prezzi e le condizioni delle forniture di gas e luce verranno decisi in autonomia dalle società energetiche, ma l’Arera manterrà il suo ruolo di indicatore delle tendenze di mercato (i prezzi dell’energia, come di pressoché ogni bene e servizio, sono influenzati dalle dinamiche di domanda e offerta). Nel decreto-legge approvato ieri dal Consiglio dei ministri – anche noto come Dl Energia, perché contiene diverse misure di sostegno alle imprese energivore e di facilitazione degli investimenti in impianti rinnovabili, tra le altre cose – non compare alcuna proroga alla fine del mercato tutelato per il gas e l’elettricità. Il passaggio dunque avverrà, come previsto, a dicembre e a gennaio. Per il presidente dell’associazione Consumerismo, Luigi Gabriele, “il prezzo del mercato di tutela, che spesso poteva apparire più vantaggioso rispetto al libero mercato, nella maggior parte dei casi era una soglia per gli operatori del libero mercato oltre il quale no. andare. Ora che verrà meno questa comparazione, è plausibile che gli operatori tenderanno ad alzare i prezzi, visto che non c’è più un punto di riferimento”.

Presidente, la mancata proroga al mercato tutelato sarà davvero un salasso come viene annunciato per le famiglie?

Sì lo sarà per tutti coloro che non sono capaci di muoversi nel mercato libero. La tutela proteggeva proprio le persone che oggi vengono classificate all’interno di una categoria più ristretta e vulnerabile per cause economiche o di salute e la gran parte dei cittadini che non hanno la consapevolezza di andare a individuare un fornitore su libero mercato anche per la difficoltà di leggere la bolletta energetica. C’è poi una questione legata al prezzo che tenderà a salire: fino ad oggi quello del mercato di tutela, che spesso poteva apparire più vantaggioso rispetto al libero mercato, era nella maggior parte dei casi un “prezzo soglia” per gli operatori del libero mercato oltre il quale andare. Ora che verrà meno questa comparazione, è plausibile che gli operatori tenderanno ad alzare i prezzi, visto che non c’è più un punto di riferimento. Già nella relazione annuale dell’autorità garante era stato indicato che su 2mila offerte sul libero mercato, solo 200 erano più convenienti dell’offerta di tutela.

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica annuncia che farà un tavolo per rendere più “morbido” il passaggio per le famiglie. Anche le organizzazioni dei consumatori saranno coinvolte?

Tavoli e convocazioni non hanno molto senso quando le decisioni sono state già prese. Il tema vero è che c’era un ampio tempo a disposizione per avviare delle campagne di sensibilizzazione e comunicazione. I consumatori non sono stati raggiunti da queste campagne né tanto meno da parte delle organizzazioni dei consumatori che hanno avuto a disposizione budget per farlo. La cosa fondamentale è garantire la massima trasparenza. In questo cambio straordinario di sistema basato su una protezione ex ante a una condizione in cui sarà il mercato a decidere sarà difficile che qualcuno non venga confuso o che non si senta raggirato.

Quali potrebbero essere i consigli da dare oggi ai consumatori?

Consiglio di non affidarsi in alcun modo alle offerte che vengono fatte al telefono o porta a porta. Sconsiglio di fidarsi anche perché vengono avanzate da persone non esperte. Consiglio invece di farsi aiutare a capire se si possiedono i requisiti per rimanere nelle fasce protette perché rientrano nelle categorie dei vulnerabili. In caso contrario, farsi aiutare da amici e parenti considerando prima una lettura approfondita dei consumi. In generale è sempre meglio fare riferimento ai fornitori che hanno un negozio su strada e che mostrino di essere sempre reperibili. Un po’ come abbiamo fatto con la telefonia quando c’è stata la liberalizzazione.

M. ELISABETTA GRAMOLINI 30 nov 2023 07:48