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Brescia
di SERGIO ARRIGOTTI 22 nov 2018 10:58

Opal: esportazione di armi in calo

Calano per il terzo anno consecutivo le esportazioni italiane di armi e munizioni, che mantengono comunque un giro di affari importante dato che si parla di miliardi di euro. Nel contempo la provincia di Brescia si conferma prima in Italia per esportazione di armi

Calano per il terzo anno consecutivo le esportazioni italiane di armi e munizioni, che mantengono comunque un giro di affari importante dato che si parla di miliardi di euro. Nel contempo la provincia di Brescia si conferma prima in Italia per esportazione di armi. E persistono le esportazioni di armi verso paesi in guerra, e a regimi autoritari. Sono questi i dati significativi che emergono dal rapporto Opal, Osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia, che ha elaborato un’analisi dettagliata delle esportazioni di armi dall’Italia e dalla nostra provincia nel 2017. Dai numeri sono esclusi gli armamenti complessi: carri armati, aerei, navi, sistemi missilistici. Si sta parlando “solo” di pistole, fucili e mitragliette. Il giro d’affari mostra nel 2017 una diminuzione rispetto all’anno precedente del -9,3%. Si è passati da 1,3 miliardi di euro del 2014 a 1,1 miliardi del 2017, in diminuzione anche rispetto agli 1,2 miliardi del 2016. Secondo Giorgio Beretta che ha presentato i dati, è “un decremento attribuibile soprattutto alla riduzione di esportazioni di armi e munizioni al Medio Oriente (-32,5 per cento), dopo che nel 2016 l’export per quest’area aveva registrato un consistente incremento, superando i 161 milioni di euro”.

Il secondo calo significativo è rappresentato dal meno 22,7% delle esportazioni verso gli USA che nel 2016 avevano raggiunto i 343 milioni di euro. È l’effetto “Trump”: da un lato ha esorcizzato la paura di possibili restrizioni sulla vendita; dall’altro invita a comprare solo americano. Sono consistenti le forniture a Paesi in guerra: Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti su tutti, e proseguono le spedizioni di armi alle forze dell’ordine di regimi autoritari noti per le violazioni dei diritti umani, come Egitto, Turchia, Thailandia. Sarebbero vietate per legge, ma i governi concedono regolarmente le autorizzazioni. Secondo Piergiulio Biatta, presidente Opal di Brescia vi è “scarsa attenzione di gran parte delle forze politiche”. La provincia di Brescia con oltre 300 milioni di euro copre più di un quarto di tutte le esportazioni nazionali: armi richieste negli USA, che è il principale mercato di destinazione, ma anche dai Paesi europei, Asia e Medio Oriente. Un’altra questione suscita preoccupazione: in Italia è legale detenere “armi sportive” senza necessità di porto d’armi. “Tra queste i micidiali fucili semiautomatici AR-15”. Con una licenza se ne possono detenere 12 a testa. Sono 585 mila i possessori di questa “patente”.

SERGIO ARRIGOTTI 22 nov 2018 10:58