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Napoli
31 ago 2023 06:37

Scout a Scampia: sguardo su una realtà complessa

Il gruppo Agesci Desenzano 1° ha vissuto una route di servizio a Scampia

Scampia è un quartiere di Napoli noto per la sua delinquenza e il suo degrado, estremamente vittima di pregiudizi provenienti da tutta Italia ma dove, tuttavia, vivono anche persone oneste e laboriose che si battono per migliorare la propria comunità ed il nome del posto in cui vivono.

Tra il 13 e il 19 agosto, i ragazzi più grandi, ovvero il clan “Lo Stormo” del gruppo Agesci Desenzano 1°, hanno intrapreso una route di servizio proprio in questo quartiere napoletano, entusiasti di provare nuove avventure in luoghi diversi da quelli abituali.

19 ragazzi e 4 capi educatori hanno visitato e vissuto per circa una settimana le diverse realtà di questo quartiere. Il primo impatto con il quartiere è stato duro: tanti palazzoni grigi e decadenti, campi rom, spazzatura, assenza di negozi o luoghi comuni di aggregazione, come i cinema, poche persone per la strada.

Sicuramente, una delle esperienze più indelebili nella mente dei ragazzi, è stato l’incontro con i bambini del quartiere e di un campo rom con i quali hanno giocato, scherzato, ma soprattutto si sono messi in ascolto.

La route a Scampia è stata anche segnata da quattro testimonianze molto forti: la prima di fratel Enrico Müller, responsabile della comunità educativa Arcobaleno, che vive a Scampia da 16 anni; la seconda è quella di Davide Cerullo, che, dopo aver trascorso la sua giovane età nella delinquenza, decide di cambiare vita e di dedicarsi all'arte e all'educazione con il suo progetto "L'albero delle storie"; la terza testimonianza è stata portata dalle suore della Provvidenza che operano nel centro educativo "Il Giardino dai Mille Colori". Da 30 anni sono attive sul territorio per restituire alle famiglie e ai bambini più bisognosi la loro serenità, offrendo servizi educativi e di supporto fino ad ora inesistenti. C'è stato anche l'incontro non previsto con padre Vincent de Beaucoudrey, S.J., missionario in Siria. Ha raccontato la vita dei cristiani in una guerra ormai dimenticata nella  "amata e martoriata Siria, dove il sanguinoso conflitto, per utilizzare le parole di Papa Francesco, ha causato una delle più gravi catastrofi umanitarie del nostro tempo".

Scampia è un quartiere complesso e contraddittorio: "Da un lato, troviamo la delinquenza, il degrado e la povertà, mentre dall’altro c'è la voglia di riscatto, la speranza e la solidarietà della comunità".

Gli scout hanno imparato a guardare Scampia con occhi nuovi e con uno sguardo diverso privo di pregiudizi. Scampia è quartiere pieno di potenzialità, ma che ha bisogno di aiuto: proprio per questo hanno deciso di tornare a Scampia per continuare a dare il loro contributo alla sua crescita.

Due scolte raccontano così la loro esperienza

La route a Scampia non è stata semplicemente una settimana di servizio con i miei compagni scout. Insieme abbiamo scoperto che tipo di realtà vivano queste persone e che è molto distante da quello che spesso si dice. È un posto ricco di semplicità: lo si nota subito nei volti dei bambini che sembrano cercare uno sguardo di comprensione in chi arriva lì per tenergli compagnia. È un luogo che fa molta impressione: le strade sono vastissime e sembrano non finire mai, ma nonostante tutta questa grandezza, di persone in strada se ne vedono poche e sembra quasi un deserto. Sembra che la malavita, la mafia e le ingiustizie abbiano schiacciato questo posto, però sono piccole frasi sulle pareti degli edifici e la voglia di giocare dei bambini che testimoniano tutt'altro. Probabilmente aspettano solo qualcuno che li ascolti!

Cate B. (16 anni)


"Questa route di scout è stato molto di più che una semplice route. Ho scoperto la verità dietro tutti quei pregiudizi e stereotipi che la nostra società ci impone, una realtà completamente diversa da quella che ci si immagina. Scampia sarà pur piena di pericoli e delinquenza, ma c'è molto di più".

C/Giulia P. (18 anni)

31 ago 2023 06:37