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di GIUSEPPE DEL FRATE 23 nov 2016 08:43

Le ragioni per votare Si

Di fronte alla pubblicità (vedi manifesti e volantini) dei sostenitori del NO diventa superfluo disquisire in merito ai vari punti della Riforma costituzionale in quanto, i contrari non esprimono idee e progetti per il futuro dell’Italia

Di fronte alla pubblicità (vedi manifesti e volantini) dei sostenitori del NO diventa superfluo disquisire in merito ai vari punti della Riforma costituzionale in quanto, i contrari non esprimono idee e progetti per il futuro dell’Italia, fingendo di voler intervenire dopo il risultato del voto.  Quindi, con onestà intellettuale, dobbiamo convergere sulla utilità della Riforma per dare all’Italia un futuro più dignitoso, ed offrire fiducia alle giovani generazioni.  Inoltre, le varie riforme approvate dal Governo Renzi, anche con il sostegno leale di buona parte del Centro Destra, stanno producendo effetti positivi per i giovani ed il variegato mondo del lavoro, incoraggiando le imprese ad assumere. L’economia è ripartita discretamente.  Per continuare con autorevolezza anche nel  rapporto con l’Europa ci vuole credibilità. E il nostro Governo, oggi, è considerato attendibile. Nell’attuale contesto politico e sociale le Istituzioni democratiche preposte devono legiferare e governare con responsabilità, nell’interesse generale del popolo italiano, aiutando i cittadini che si trovano in situazioni precarie, e tagliando i troppi privilegi di coloro che hanno vissuto di politica e vorrebbero continuare ad arricchirsi.  Non ci sono fondati motivi per opporsi  a questa Riforma,  approvata dal Parlamento, con ben sei votazioni a maggioranza assoluta degli aventi diritto.                                                

 Il  no   consiste soltanto nel rifiuto (per invidia ?), ma senza proposte alternative. Infatti, è chiaramente falso affermare che dopo la eventuale bocciatura di questa riforma diversi gruppetti politici si mettano insieme per farne un’altra migliore. E poi vorrebbero ritornare al Sistema elettorale proporzionale, così i partiti tornerebbero ad essere 40  (come ai tempi in cui fecero cadere l’ultimo Governo Prodi), alternando il ruolo di maggioranza con  quello di opposizione, pur di mettere in crisi - responsabilmente -  stava  governando  l’Italia. E ben sappiamo come i cittadini laboriosi ed onesti hanno sempre deprecato i troppi partiti creati ad arte, e quanti cambiano “casacca”  per io soldi!  Proiettando lo sguardo dopo l’esito del Referendum possiamo ben sostenere che con il Si può iniziare una nuova stagione di partecipazione democratica dei cittadini, con un reale avvicinamento allo spirito e ai contenuti della Costituzione.   I vecchi politici …  , che  cercano di impedire  ogni rinnovamento  saranno messi a “ riposo “.  Le Istituzioni  pubbliche più snelle e trasparenti, con meno costi per i cittadini.                                                                                        

Per il nuovo Senato delle Regioni ed Autonomie locali, come viene definito, non dimentichiamo che gli attuali consiglieri regionali o sindaci delle Città metropolitane sono  stati eletti direttamente da tutti gli  elettori.  Poi, con il prossimo voto per le regionali  verranno stabilite, con legge ordinaria,  le modalità di elezione dei Senatori (c’è già una bozza).  Che conta maggiormente  è  sempre la preparazione e l’impegno dei politici per il bene comune.   Se vince il  No, non cambia nulla, ed aumenterà la sfiducia nei cittadini verso la politica, e la stima per l’Italia, a livello internazionale, indebolita. Non si ridurranno i costi della politica.  Molti nostalgici del passato continueranno ad impedire ogni aggiornamento del Sistema Italia, ma pure il cambio generazionale e la parità di genere subiranno una battuta d’arresto.  La governabilità dell’Italia sarà messa a dura prova.                                                         

GIUSEPPE DEL FRATE 23 nov 2016 08:43