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di FAUSTO GNUTTI 07 lug 2021 23:23

E la ripresa nella Chiesa locale?

P.N. R.R., ma nella chiesa locale …..?Forse non tutti riusciamo a essere coscientizzati su quanto propone questa sigla (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ma di certo siamo di fronte a una forte impresa che la società civile - meglio la democrazia - sta portando avanti.

Ripresa e resilienza di attività produttive, di relazioni sociali, di riforme: quanto lodevole sforzo si intravede. La ripartenza dopo il lockdown si accompagna a una serie di fenomeni che trasformano continuamente quello che resiste verso nuove prospettive , con impegno a rispettare di più la sostenibilità nella natura, il riciclo delle energie.Tutto porterà a una diversa organizzazione (senso?) del lavoro.Nella comunità ecclesiale è vietato parlare di ripresa e resilienza?Che cosa c’è da riprendere? ma forse la prima domanda però è: come e cosa manifesta la resilienza? una fede sincera? ma connotata di macchie? E per quale pratica da adulti. Vedo una comunità sparsa, un dialogo fortemente connotato su persone ben oltre i 60anni, da tempo presenti; noto però con soddisfazione del tutto recente che l’estate dimostra la resilienza di molti grest.

Una ripresa ecclesiale quale deve essere, ha bisogno di un piano; e questo può partire dalla resilienza? o forse é meglio l’invito di san Giovanni Paolo II all’inizio del millennio “andate al largo”. A Brescia la resilienza fino a che punto ci garantisce per andare al largo. Conta ancora l’ ultimo Icfr con quel suo grande obiettivo di rivolgersi innanzitutto gli adulti. Quanto è stato fatto? Che cosa ha prodotto? e che cosa potrà ottenere? Forse non è il caso di serenamente rivedere che cosa è possibile, ma sulla base dell’antico ma non superato Documento base di cinquant’anni or sono; recitava infatti “integrazione fede e vita”.

Per me è necessario ripensare un’altra volta a un altro piano di iniziazione cristiana ( la verifica è già stata fatta). Sarà non solo materialmente riportare la comunione all’età ma forse fissare anche alcuni contenuti, perché le consegne fatte quasi a rotta di collo durante questo tempo, senza quel minimo di dinamica di gruppo, di certo sono come dei francobolli da umidificare. Ma potrebbero perdere la loro aderenza. Credo che sia utile perlomeno una discussione aperta su quale resilienza abbiamo vissuto, su quale ripresa è necessario concordare. Quale vero linguaggio verso la famiglia, spesso mononucleare, anche sul nostro territorio. L’unità pastorale, necessaria e da velocizzare, é solo la struttura non il metodo e tanto meno il contenuto.

FAUSTO GNUTTI 07 lug 2021 23:23