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di LUCA POLI 11 giu 2023 22:10

Tredicenni, social, media e libertà

Gli ultimi giorni di scuola sono spesso, nelle mie terze medie, l’occasione per una breve riflessione con iragazzi sul percorso fatto assieme.Un percorso che, coerentemente con gli scopi ultimi di una scuola media inferiore, tra cui fondamentalequello di orientare lo studente circa le imminenti e meno imminenti scelte, giocoforza travalica i pur estesiconfini della propria specifica disciplina di insegnamento.Ed è così che si arriva immancabilmente a parlare, o meglio a riparlare, di libertà.Sì, perché la mia disciplina non è solo quella nella quale l’arte e l’immagine le riproduci o provi a produrlema è anche quella nella quale ti eserciti a “leggerle”, ovvero a capirne il significato profondo e, conparticolare riferimento all’immagine montata e “condita” con musica ed effetti sempre più speciali, adecodificarne le potenti strategie comunicative sottese.Quelle stesse strategie che hanno giusto molto a che fare con la manipolazione delle coscienze -e quindi conla libertà personale- e che è di conseguenza compito della scuola stanare: ora muovendo ad es. dalla letturatecnico/critica del più tradizionale e semplice messaggio pubblicitario per poi passare a quella del filmd’autore fino a quella del video del trapper di turno, quello ad es. i cui testi molti tredicenni sanno amemoria: “Pa-parli troppo, figlio di p***/Metto due p*** a travagliare bamba/Sono ancora nel penale/TraPM e giudici, c'ho gli sbirri in casa/Una condanna, due condanne”; ora finalmente sfociandonell’impegnativo mare della riflessione sul mondo dei media mainstream e dei social più potenti, dovel’immagine, la sua potente mediazione ed i fiumi di “filantropico” denaro che sostengono a livello mondialeil tutto, la fanno sempre più da padrone.

Ma torniamo alle raffinatezze musicali del nostro poeta: i nostri tredicenni le saprebbero a memoria se nonfossero queste il prodotto di professionisti della comunicazione che sanno perfettamente come si facciachirurgicamente breccia nell’immaginario degli adolescenti? Che fare, quindi, se non guardare assieme aquesti ultimi il video, sezionarlo scena dopo scena e su questo farsi un sacco di domande di tipo freddamentetecnico per poi suscitare/suggerire risposte?Libertà, oggi, in un contesto, come quello dei social, che sempre più ci schiaccia sulla mortificante modalitàdello scontro irrazionale e violento tra curva nord e curva sud, è anche questo: farsi domande, tantedomande, senza inutili moralismi; e cercare risposte, il più possibile argomentate, favorendo così la crescita,oggi quanto mai ostacolata ma necessaria, della propria capacità di senso critico.Domande anche sui temi del momento (e sul perché, complici i media, “magicamente” lo diventino, delmomento) quali la guerra in Ucraina, i cambiamenti climatici, le discriminazioni, la carriera alias e viadicendo; domande perfino sui Ferragnex, se proprio necessario, e su come una ragazzina di undici anni abbiadimostrato, nella sua semplicità, che il Re è nudo.

***Poi, noi cattolici, pur nei nostri umanissimi limiti, sappiamo come la più profonda, vera, vivificante econtagiosa libertà personale, pur senza affatto contraddire la ricerca di quanto sopra, vada ben oltre, ed inessa si cresca soltanto nell’umile sequela di quel Cristo che ha perdonato i suoi carnefici: come è belloquando succede che i nostri adolescenti anche solo un poco se ne convincono…Ma questa è un’altra storia, che ben si può innestare sulla prima, se non addirittura scavalcare questa, ma che trovanormalmente le proprie radici in famiglia.O negli sguardi, nei cuori e soprattutto nella testimonianza di chi si ha la fortuna (o meglio la Grazia) diincontrare.

LUCA POLI 11 giu 2023 22:10