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02 feb 2015 00:00

Perché le parrocchie non rispondono al questionario sull'Icfr?

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È ormai notizia di questi giorni che la nostra diocesi ha numericamente risposto in modo “vergognoso” alla statistica sullo stato di attuazione del percorso dell’Iniziazione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi (ICFR).
La metà delle parrocchie non ha risposto! Il termine tassativo del 23 Novembre 2014, che era stato dettato durante la presentazione, è stato spostato a fine febbraio 2015, e non perché le parrocchie ci stanno ancora lavorando, ma per avere una speranza in più che qualcuno risponda.

Personalmente, come catechista referente, chiesi la proroga di una settimana, ma giustamente l’ufficio catechistico mi disse che non era opportuno iniziare a concedere dilazioni sui tempi altrimenti si perdeva il controllo della situazione. Noi, come tanti altri che hanno creduto a questa cosa, ci siamo fatti in quattro, visti i tempi stretti, per fare il meglio possibile. Credo che la cosa sia molto grave.

La catechesi è parte fondante della vita cristiana poiché si iscrive all’annuncio della Parola. Per la nostra diocesi in particolare, l’ICFR è stato un “investimento” iniziato 12 anni fa con il coinvolgimento di tante risorse ed energie. Dopo tutto questo tempo il nostro vescovo, ripeto “vescovo” non il primo che passa per strada, ha indetto questa verifica e personalmente ne ha presentato il senso e il percorso nelle varie macro zone pastorali. L’ufficio catechistico si è prodigato per fare il miglior lavoro preparatorio possibile coinvolgendo specialisti di calibro nazionale.
Non rispondere per nulla a questo lavoro, vuol dire non rispettare la volontà del nostro vescovo, sia sulla decisione che ICFR è fondante per la diocesi, sia sulla decisione di fare questa verifica; vuol dire considerare l’ICFR un corollario alla vita parrocchiale e non una scommessa vincente.
Sono dell’idea che certe mancanze non vanno sottaciute e che qualche “azione correttiva” vada presa.

Mi dispiace profondamente che così tanti sacerdoti e/o comunità parrocchiali non credano nell’ICFR, una formidabile occasione per riavvicinare genitori e ragazzi e per far crescere la vita di comunità.

Mi dispiace che abbiano perso l’occasione della verifica per avere un confronto interno e per capire quali sono i nostri punti di forza e di debolezza.
02 feb 2015 00:00