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di GIORGIO MARUSSI 24 nov 2016 11:03

Referendum. Le ragioni del No

Alcune considerazione in merito al referendum. Innanzitutto il metodo. Perché fare un referendum per modificare la Costituzione? Non si tratta di cambiare uno o due articoli ma 47!

Alcune considerazioneìi in merito al referendum. Innanzitutto il metodo. Perchè fare un referendum per modificare la Costituzione? Non si tratta di cambiare uno o due articoli ma 47! I padri costituenti hanno voluto a tutti i costi scrivere una Costituzione che fosse per tutti, condivisa da tutti perchè fosse accettata da tutti gli italiani. Ed ora un referendum per cambiare ben 47 articoli. Perchè? Beh semplice, perché questa modifica importante e sostanziale è voluta solo dalle forze politiche di governo e non è condivisa dalle opposizioni. E' come se De Gasperi avesse fatto una Costituzione senza l'accordo di Togliatti e Nenni. Certo aveva la maggioranza, poteva farlo, ma avrebbe spaccato il paese. Sarebbe stata una Costituzione parziale e non condivisibile da tutti gli italiani. E’ chiaro che i tempi non sono gli stessi ma la sostanza è la medesima. Perchè è evidente che se vincesse il si non sarebbe più la Costituzione di tutti ma solo di una parte. E questo non credo sia un bene per il paese.

Inoltre viene reclamizzato come elemento decisivo per il si il cambiamento. Ma fino a prova contraria il cambiamento può essere anche peggiorativo. E’ evidente quindi che occorre valutare la riforma nella sua interezza con le sue conseguenze e non fermarsi alle apparenze e agli slogans.

Entrando un po' più in dettaglio ma molto sinteticamente sulla riduzione delle spese. A fronte di un risparmio di ca- 20 mln. di euro viene tolta la possibilità ai cittadini di votare per il senato. E’ un reale risparmio? Credo che occorra distinguere tra propaganda e una effettiva volontà di riduzione dei costi. Basti constatare il rifiuto del PD di ridurre gli stipendi ai parlamentari (cfr recente proposta dei 5 stelle) oppure quanto si spende per il nuovo aereo di stato voluto da Renzi (Airbus 340, un aereo da 300 posti). In realtà per ridurre le spese del Senato (e magari anche della Camera) sarebbe bastato un Decreto Legge e si sarebbe potuto anche evitare il referendum risparmiando non pochi soldi. Insomma si ha l’impressione che il presunto risparmio sia più un esca per far passare ben altro con il referendum. Questo altro è la concentrazione del potere nelle mani di pochi, considerando che anche il Presidente della Repubblica e i membri della Corte Costituzionale (in sostanza) verranno eletti dal medesimo soggetto si comprende a quale involuzione oligarchia andrebbe incontro il nostro paese. Per questo e per molto altro ancora voterò no e parteciperò sabato p.v. 26 novembre alla manifestazione di Verona (p.za Cittadella ore 10) per il nord Italia di “Famiglie per il no” con il nostro encomiabile Prof. Massimo Gandolfini (info e pulman: difendiamoinostrifigli.brescia@gmail.com).

GIORGIO MARUSSI 24 nov 2016 11:03