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19 nov 2015 00:00

Si deve tacere

Quando mi è capitato, più volte, di vedere la morte che arriva, la sorgente della parola si è inaridita. Dinanzi ai fatti di Parigi mi trovo in questa situazione e so di non essere solo...

Quando mi è capitato, più volte, di vedere la morte che arriva, la sorgente della parola si è inaridita. Dinanzi ai fatti di Parigi mi trovo in questa situazione e so di non essere solo. Purtroppo molti hanno perso l’occasione di tacere, il silenzio è prezioso. Il vuoto è pieno di emozione per le vittime e per le loro famiglie. Diventa spontaneo rigettare l’Islam in toto, il Corano, il modo di porsi dei mussulmani nella vita normale, il loro estremismo perdente, suicida ed omicida. Spontaneo è anche il disprezzo, basta paragonare il volto luminoso di Valeria con queste fisionomie umane mancate, dove anche la bellezza ha abbandonato il campo decidendo di non collaborare con il male. Ma ciò che è spontaneo non è sempre ragionevole e non è sempre ciò che conviene. Dunque ha ragione Wittgenstein, il don Milani laico, … di ciò di cui non si può parlare si deve tacere ….? Faccio notare che il pensatore austriaco, figlio di un fabbricante di cannoni, medita e scrive questa ed altre sentenze mentre arrivano dal Piave, a grappolo, le granate italiane, ultimando il suo trattato mentre è prigioniero in Italia. Lo spettacolo è straziante e il linguaggio umano va in tilt. Ma c’è di più: Wittgenstein è un giovane intelligente che ha l’illusione di ricominciare daccapo in una civiltà che ci porta da millenni … mancando forse di una profonda conoscenza del catechismo di Pio X, e certamente del pensiero filosofico e teologico antico, si trova a fare scoperte già fatte, rinserrandole in un ambito certamente angusto e limitato. Diventa dunque uno dei pensatori che cercano rifiutando la tradizione, peraltro gloriosa, di quelli che trovano. Una moda che attraversa il XX secolo fino ad oggi.

Qualcosa di importante dunque dovremo tornare a dire dinanzi all’incalzare degli eventi. Il silenzio è un grembo fecondo. Innanzitutto la retorica sui valori dell’occidente che dobbiamo difendere: quali valori? La libertà? Attenzione che gli estremi si toccano. Sono i valori della Marsigliese, delle 24 campagne di guerra di Napoleone, sono le vignette di Charlie Hebdo o della Francia di Hollande? La mia è solo una colossale domanda; di fatto l’occidente è sotto attacco in un momento di perdita inesorabile di identità. Basta leggere cosa hanno scritto i maitre à penser parigini da Sartre in poi per comprendere come il problema, almeno oggi, sia duplice, un Islam stupidamente distruttivo in un occidente in banale declino.

Normale, pensiamo noi, nella storia di tutte le civiltà. Altre energie, altri valori, altra fatica e altro lavoro ci aspettano… in parte è sempre stato così … piuttosto interessa davvero sapere quale è e quale sarà l’impegno del cristianesimo, della Chiesa Cattolica, nell’emergenza.

L’Anno Santo? A questo riguardo ricordo la riflessione di un santo secondo il quale le condizioni per ottenere misericordia sono tali che potrà usufruirne solo chi non ne ha bisogno, dunque chi è già santo... facendo le statistiche e guardandosi intorno pensava che al massimo una persona sola avrebbe usufruito dell'anno di misericordia. E’ una battuta che io trovo molto simpatica ma che dice bene come si possa movimentare tutta la pentola con il rischio che tutto si sedimenti come prima.

Certamente il Papa è mosso dal suo carisma. La maggior parte dei cattolici non crede questa verità di fede che attraversa i secoli. A me questo papa piace o non piace è la classica frase catto-cretina, una occasione perduta per tacere. E’ evidente che se Gesù non ha scelto Pietro tutto il discorso cade. Noi riconosciamo in Pietro l’azione di Gesù, se Pietro, non è certamente il nostro caso, non è un pastore secondo Gesù ci presentiamo davanti a lui, come Caterina da Siena…

Mi dispiace fare dei nomi, ma leggendo un articolo di Socci e uno di Ferrara, gli estremi si toccano, mi rendo conto che esistono forti tensioni nevrotiche che accecano lo sguardo e il linguaggio degli uomini. La Chiesa non è chiamata a conquistare il campo ma ad abbassarsi con Gesù entrando nelle cose, scendendo nel profondo degli esseri … questa potenza di trasformazione è inesorabile …
Dunque un tempo di conversione: almeno una decina di credenti che riescano a far propria la grazia infinita di Dio, sarebbe già un grande passo avanti, sarebbe utile anche per tutti quelli che come me perdono l’occasione di tacere ed hanno bisogno di esempi.

Nel frattempo si deve lavorare per correggere il Corano e qualche pagina della Bibbia, cui si ispira,… Volete il nome di qualcuno che avrebbe dovuto tacere: senz’altro madonna che si identifica piagnucolando con ‘noi’, certamente il Dalai Lama il cui quoziente intellettuale non mi è sembrato all’altezza, e poi, Salv… ma chi me lo fa fare di perdere il mio tempo con questi ….
Grazie ai genitori di Valeria e a un uomo rimasto vedovo e senza odio.
19 nov 2015 00:00