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Roma
di MARCO TESTI 28 lug 2025 07:29

Quando la lettura è aiuto nel cammino quotidiano

Leggere d’estate significa anche camminare, nei giorni o nelle ore torride in cui la passeggiata reale è sconsigliata, assieme a chi ci parla attraverso le pagine, perché ormai sappiamo che la lettura di un movimento attiva gli stessi meccanismi neuronali dell’azione descritta.

Ma non solo semplici racconti di scalate o pellegrinaggi: Massimo Capuani, da esperto camminatore nei luoghi della fede fin dal titolo – “In cammino con la Bibbia. Una guida illustrata ai luoghi dell’Antico Testamento” (Interlinea, con una nota di Pierbattista Pizzaballa) -, ci dona una condivisione di esperienze che cambiano il modo di intendere e le Scritture e la vita stessa. È un riconoscere radici arcaiche che partono dalla Mesopotamia, e attraversano la Palestina – luogo che oggi chiede di essere di nuovo centro del nostro agire per la pace – e l’Egitto. Il ricorso alle testimonianze archeologiche ed artistiche, alle foto e a documenti ci aiuta in questa riappropriazione di qualcosa che è già stato nostro, e lo è ancora.

Se volessimo capire quanto facciamo bene ad andare oltre i soddisfacimenti puramente materiali, dovremmo rileggere uno dei geniali, consapevoli racconti di quella falsa felicità, che compie cento anni: “Il grande Gatsby” di Francis Scott Fitzgerald, divenuto soggetto di due film che hanno fatto la storia del cinema. E in realtà il romanzo è la storia del tentativo impossibile di vivere una festa perenne. E non solo la festa, ma anche ritrovare un amore idealizzato e lentamente allontanato dalla realtà. Il povero ragazzo di una volta, ora un ricco e gaudente signore che organizza sontuose feste, si accorge solo quando è troppo tardi dell’inutilità di quella ostentazione per cercare di affascinare l’antica sirena. Quelle feste durano notte e giorno nel tentativo di fermare l’attimo o di recuperare una felicità che in realtà lì non c’è mai stata. “Ci deve essere altro”, pensa il giovane testimone-narratore mentre si accorge che all’estremo saluto al grande generoso (chiunque poteva entrare) organizzatore di feste non c’è praticamente nessuno.

E se vogliamo continuare a parlare di romanzi e della rimozione di alcuni loro significati profondi, vi consigliamo vivamente “Il Gattopardo” (1958) di Tomasi di Lampedusa. Il celeberrimo film diretto da Visconti, che ha oscurato il libro stesso (grazie anche allo stellare cast con Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon) e che è ricordato per la sontuosa scena del ballo, non dà ragione di una delle essenze profonde del libro, ovviamente quasi mai ricordata dagli addetti ai lavori: in punto di morte il protagonista intravede una presenza che gli altri accorsi al suo capezzale non possono cogliere:

“Era lei, la creatura bramata da sempre che veniva a prenderlo”.

Raramente la letteratura era riuscita a offrirci l’immagine della Bella Dama che secondo alcuni rasenta l’antica icona della Non Toccata, e lo ha fatto, è la prova che spesso le cose non sono mai come crediamo noi, il laico, disilluso nobile Tomasi di Lampedusa.

I Vangeli, ormai lo sappiamo, possiedono una attualità sorprendente: visto che abbiamo da poco celebrato la festività della Maddalena, vi consiglierei un recente libro di Antonella Lumini, “Passione secondo Maria Maddalena. L’esperienza del deserto” (Lindau) in cui la condivisione fino in fondo del dolore nella crocifissione e poi il lento riconoscimento dell’evento che cambia il mondo vengono narrati tenendo conto anche della umanità dei desideri e della loro lenta trasformazione nel camminare insieme nella grande Attesa.

Un libro scritto da chi conosce personalmente le esperienze della preghiera nel deserto e nella solitudine delle città, e quindi ancora più in grado di parlare alle profondità del nostro essere.



@Foto Calvarese/SIR

MARCO TESTI 28 lug 2025 07:29

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