Con Fabio B. Cavagna, fra i misteri del Bar 1930
Si tratta del 7° anno consecutivo di presenza all’interno della classifica mondiale dei 50 migliori bar del mondo. Si chiama “1930” e ha una nota lumezzanese: Fabio Benjamin Cavagna ne è il Bar manager. Il “1930”, a Milano, è un locale particolare: non è accessibile a tutti. È cambiata la location, avendo da poco traslocato, ma l’impegno e la passione rimangono immutati: “Essere nuovamente rinominati tra i migliori bar del mondo – racconta Cavagna – è una sensazione difficile da descrivere: è un mix di soddisfazione, gratitudine e consapevolezza. Ogni volta è come se ci ricordassero che il lavoro quotidiano, la ricerca continua e l’attenzione ai dettagli hanno davvero un valore. Puntiamo all’eccellenza, ma senza perdere l’anima del progetto e il rapporto umano con chi entra nel nostro bar. Un ingrediente imprescindibile per il successo è sicuramente il lavoro in team: senza l’incredibile squadra del “1930” e, più in grande, il Gruppo Farmily non sarebbe stato possibile raggiungere i risultati che abbiamo avuto”.
Una delle particolarità del locale era l’accesso segreto: “Si accedeva solo tramite conoscenze. Dall’inizio di quest’anno, con il cambio di sede, l’indirizzo è stato reso noto, ma l’accesso al locale rimane esclusivo: solo i 193 membri del private club possono prenotare, mentre tutti gli altri clienti possono recarsi al ‘Mag La Pusterla’: se c’è disponibilità, verranno accompagnati ai tavoli del ‘1930’, attraverso un ingresso misterioso e riservato. Il concetto di segretezza non nasce per creare distanza, ma per dare valore al tempo che l’ospite ci dedica”. Si tratta di un lavoro particolare: “Fare questo lavoro, per me, significa creare momenti che le persone possano ricordare. È un mestiere che unisce artigianalità, creatività e un profondo senso di ospitalità. Dietro ogni drink c’è studio, ricerca ed emozione: è un modo per condividere una parte di noi con chi abbiamo di fronte. Significa anche fermare il tempo”. Fermare il tempo trascorso nel “1930” e renderlo piacevole è la missione dei barman: “Ogni servizio è un viaggio diverso e abbiamo davvero degli ospiti incredibili, su cui preferiamo mantenere la privacy…vi sveliamo però un vero ‘segreto’: sappiamo che, nella vecchia location, un fantasma ha abitato con noi quei locali! Candele che si spegnevamo o fiamme che si alzavano improvvisamente, pagine di libri girate, serrature che si aprivano o chiudevano da sole, rumori strani e alcuni degli oggetti che abbiamo portato nelle nuove stanze sono ancora pervasi da quello spirito!”.