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Milano
di MASSIMO VENTURELLI 06 ott 2021 07:47

Regione come Brescia: vaccini per il Sud del mondo

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Presentato ieri un progetto per vaccinare 500mila persone in Sierra Leone, mentre a prosegue a pieno ritmo nel Bresciano la campagna "Un vaccino per tutti" lanciata da Confindustria e sindacati

Un'iniziativa solidale per vaccinare 500mila abitanti della Sierra Leone. È questo l'annuncio del consulente per la campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso nel corso di una conferenza stampa nel corso della quale, con il presidente Attilio Fontana e l’assessore al Welfare letizia Moratti è statao fatto il punto sulla campagna vaccinale in Lombardia "Secondo i dati Unicef, al 13 settembre, su 8 milioni di abitanti in Sierra Leone meno di 300mila persone hanno ricevuto la prima dose di vaccino e neanche 70mila la seconda", precisa l'ex direttore della Protezione civile.

Il progetto ha l'obiettivo di estendere la copertura vaccinale in uno dei Paesi più poveri del mondo, in cui si muore principalmente per malaria e patologie neonatali, ma anche a causa delle malattie respiratorie. "Il braccio operativo sarà come al solito Areu,- ha sottolineato Bertolaso - con il supporto della protezione civile regionale". Per quanto riguarda le tappe del programma, il consulente della Regione ha spiegato che mentre si sta lavorando agli accordi con istituzioni e associazioni internazionali, "verbalmente è già arrivata l'approvazione al progetto del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo". Toccherà poi alla giunta lombarda esaminare la proposta, prima del via libera del ministero degli Esteri e di quello della Salute. 

L’iniziativa regionale segue a due mesi di distanza quella varata a Brescia da Confindustria e sindacata che il 3 agosto scorso avevano lanciato la campagna “Un vaccino per tutti”. L’obiettivo dell’iniziativa, in corso sino al 31 dicembre, è di concorrere alla diffusione globale degli interventi vaccinali anti Covid-19 nei Paesi economicamente più fragili del mondo ed evitare che l’insorgenza di nuove varianti possa depotenziare i benefici della vaccinazione anche negli Stati che oggi sono riusciti a contenere la pandemia. Il progetto, inoltre, incentiva l’adesione alla campagna vaccinale tra le persone che lavorano nelle aziende e i loro familiari.

L’iniziativa bresciana prevede, come noto, un meccanismo concordato di raccolta fondi, solidale tra aziende e lavoratori: un contributo forfettario di 20 euro a carico azienda, per ogni dipendente che presenti green pass da compiuto ciclo vaccinale; un importo pari alla retribuzione di un’ora di lavoro devoluto dal dipendente su base volontaria, cui si aggiungerà un contributo di importo equivalente a carico dell’azienda; un’erogazione liberale di importo complessivo pari al 150% del valore di ferie/permessi maturati (fino a un massimo di 8 ore), a cui ogni dipendente potrà scegliere di rinunciare decidendo di aderire all’iniziativa.

I fondi raccolti serviranno a incentivare la campagna vaccinale e la lotta al Covid-19 in Mozambico, dove opera l’ong bresciana Medicus Mundi, individuato dai promotori del progetto come responsabile della raccolta dei fondi, della loro gestione e la loro destinazione all’approvvigionamento dei vaccini anti-Covid19 a favore delle aree geografiche a risorse limitate.

A un mese dell’avvio ufficiale della campagna, sono molte le aziende che hanno già aderito alla campagna; i fondi raccolti sino ad oggi serviranno a donare vaccini in Mozambico, con un potenziale già raggiunto di 10mila dosi.

MASSIMO VENTURELLI 06 ott 2021 07:47