lock forward back pause icon-master-sprites-04 volume grid-view list-view fb whatsapp tw gplus yt left right up down cloud sun
di REDAZIONE 30 gen 2025 10:35

ACS. Crisi nel Congo: le voci della Chiesa

Willy Ngumbi Ngengele, vescovo di Goma, nell'est della Repubblica Democratica del Congo, con un messaggio inviato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) è intervento sulla situazione della città, mentre infuriano i combattimenti tra i ribelli del gruppo M23 e le truppe governative. Il presule ha chiesto "l'assoluto rispetto da parte di tutte le parti, e in ogni circostanza, per la vita umana e per le infrastrutture private e pubbliche, in conformità con la dignità umana e il diritto internazionale", e ha sottolineato la necessità di garantire l'accesso ai servizi di base per la popolazione ed evitare il flagello della violenza sessuale, che così spesso accompagna i conflitti armati. Mons. Ngumbi Ngengele ha ricordato anche, fra i diversi incidenti, il bombardamento dell'ospedale General Charity, che ha causato la morte di neonati.

Padre Marcelo Oliveira, missionario comboniano nella Repubblica Democratica del Congo da molti anni, ha parlato di "attacchi continui" nella regione, aggiungendo che la situazione umanitaria è grave e tenderà a peggiorare man mano che la popolazione civile cercherà di fuggire dai combattimenti: "Attualmente ci sono oltre 2,5 milioni di sfollati interni a causa della guerra intorno a Goma". Secondo il comboniano i ribelli sperano di costringere il governo a negoziare, ma c'è anche il rischio che la situazione possa sfociare in una vera e propria guerra tra la R. D. del Congo e il Ruanda.

Nel contesto di un Paese con più di 7 milioni di sfollati interni, Mons. Francois Xavier Maroy, arcivescovo di Bukavo, ha lamentato che «da due anni, molti dei nostri fratelli e sorelle non hanno altro che gli occhi per piangere e i piedi per fuggire, a volte senza una destinazione, e anche i campi per gli sfollati non sono sicuri, diversi villaggi sono saturi e altri svuotati della loro popolazione». L'arcivescovo ha anche insistito sul fatto che «nessuna posizione politica o vantaggio economico può essere negoziato sui cadaveri dei propri compatrioti».

REDAZIONE 30 gen 2025 10:35