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Siria
di DANIELE ROCCHI 07 feb 2023 13:33

Ad Aleppo chiese aperte per la notte

Sono 4.365 le vittime del terremoto di magnitudo 7.9 che ieri mattina, alle 4.17, ha colpito Turchia e il centro nord della Siria. Le autorità turche hanno aggiornato a 2.921 il numero dei morti mentre quelle siriane parlano di 1441 vittime. Il bilancio, purtroppo, è ancora provvisorio. I soccorritori scavano ancora per estratte persone da sotto le macerie ma è una corsa contro il tempo. Freddo e pioggia rallentano le operazioni e anche la terra non ha smesso di tremare: due scosse si sono registrate alle 3.47 e 3.53 di questa notte.

Notte all’addiaccio e chiese aperte. Da Aleppo, Filippo Agostino, referente della Fondazione Avsi per la Siria, parla al Sir di “città spettrale, vuota. Si sentono solo i rumori dei soccorsi. Negozi e locali sono tutti chiusi. Molta gente ha dormito in auto o all’aperto, nei parchi, sotto dei teli adattati a tende scaldandosi con dei fuochi improvvisati. Poche le persone che hanno fatto rientro in casa perché la paura è tanta e il rischio di crolli altissimo. La macchina dei soccorsi sta funzionando e si è mossa subito. Scavatori, ruspe, gru stanno lavorando incessantemente, anche le ambulanze girano in continuazione, stanno salvando tante vite umane, ma è una corsa contro il tempo”.

“Tutte le chiese hanno aperto le loro porte alla popolazione stremata – dichiara al Sir padre Bahjat Elia Karakach, frate della Custodia di Terra Santa e parroco latino di Aleppo – in tanti hanno trovato rifugio nei locali per le attività pastorali. Qui in parrocchia hanno dormito in terra e sulle sedie oltre 400 persone. Abbiamo celebrato la Messa e in queste prime ore stiamo dando loro la colazione. Solo nella giornata di ieri abbiamo fornito 2.000 pasti, di questi 500 li abbiamo portati ad Aleppo Est la zona più danneggiata della città perché bombardata durante l’assedio. In quella area c’è tanta gente sotto le macerie. Diamo da mangiare a tutti senza distinzioni e abbiamo aperto le porte a chiunque abbia bisogno. Adesso cominceremo a valutare i danni alle abitazioni, molte sono lesionate e pericolanti. È importante che le persone rientrino in casa laddove possibile e sicuro”. Intanto la macchina degli aiuti non si ferma. “Stanotte sono partiti verso Latakia e verso Aleppo, le zone più colpite, numerosi camion di aiuti di vario tipo, tra cui cibo e vestiario. Ma – avverte Agostino – si tratta di scorte che possono servire nell’immediato, nel medio e lungo periodo la popolazione terremotata della Siria avrà bisogno di ulteriori aiuti. Finite le scorte cosa accadrà? Serve il sostegno internazionale per supportare la popolazione. La Siria da sola non può farcela dopo 12 anni di guerra, la bomba della povertà, il Covid ora il terremoto”.

Oggi ad Aleppo è atteso l’arrivo del nunzio apostolico in Siria, card. Mario Zenari. Una presenza significativa che mostra tutta la vicinanza di Papa Francesco all’“amata Siria”. Il cardinale è l’ispiratore del progetto ‘Ospedali Aperti’ – gestito sul campo da Avsi – che coinvolge tre ospedali cattolici, due a Damasco e uno ad Aleppo, il St. Louis, per dare cure gratuite ai siriani più poveri e vulnerabili. “Con il nunzio – afferma Agostino – cercheremo di verificare i bisogni più urgenti e andremo all’Ospedale cattolico di St. Louis, che, dopo il sisma, ha smesso di fornire i servizi ordinari per dedicarsi a pieno regime alle cure dei feriti terremotati. Ne sono stati ospedalizzati 10 e oltre 80 quelli visitati. Con il nostro staff locale e con quelli delle altre organizzazioni internazionali presenti qui ad Aleppo andremo anche nei 17 centri di accoglienza allestiti dalle autorità siriane per vedere di cosa hanno bisogno le persone sfollate. Mancano le coperte che abbiamo provveduto ad ordinare ieri. Organizzeremo delle attività ricreative per i bambini e percorsi di ascolto per le loro mamme e capire cosa fare di più specifico per alleviare questo ennesimo trauma. In questa attività – conclude il referente Avsi – siamo sostenuti dalla Farnesina che si è detta pronta a dare tutto il supporto necessario per qualsiasi forma di aiuto”.

DANIELE ROCCHI 07 feb 2023 13:33