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Brescia
di M. VENTURELLI 14 gen 2016 00:00

Fabio Rolfi. "Due paletti invalicabili"

L'intervista al consigliere regionale Fabio Rolfi, Lega Nord

“Non so ancora come il movimento intenda muoversi a livello parlamentare in merito al voto sul ddl Cirinnà. Per quello che riguarda la mia posizione, che in parte riassume anche quella della sensibilità del movimento a livello regionale, è che ben venga il riconoscimento di alcuni diritti civili per coppie non formalizzate ma con due limiti molto chiari e invalicabili”. Parte dall’indicazione di alcuni paletti la riflessione di Fabio Rolfi, consigliere regionale della Lega Nord, sul dibattito che il ddl Cirinnà sta suscitando nel Paese. Il primo limite posto da Rolfi è che l’eventuale normativa non preveda alcuna forma di adozione più o meno blanda fra persone dello stesso sesso. “Quello della genitorialità –afferma al proposito – più che un diritto è un dono e in questo caso il legislatore deve avere come punto di riferimento il diritto del bambino più che il capriccio dell’adulto. Ogni bambino deve avere un papà e una mamma”. Il secondo limite ricordato da Rolfi è che il dibattito in corso non sia finalizzato all’equiparazione della famiglia che ha come finalità e suo fondamento la procreazione con altre forme di relazione. Anche se non coinvolto nel dibattito che oggi chiama in causa i parlamentari, Fabio Rolfi ricorda come la Regione Lombardia quando si è trattato di mettere mano a una legge che prevedesse forme di sostegno alle coppie separate con figli si era espressa in favore di quelle che venivano da un’esperienza matrimoniale, una scelta dettata sia da ragioni economiche ma anche dall’attenzione che si volevano dare a quelle realtà come le famiglie che conoscevano il dramma della dissoluzione del vincolo matrimoniale”.
M. VENTURELLI 14 gen 2016 00:00