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Gerusalemme
22 gen 2024 07:47

I numeri della guerra hanno l’odore dell'inferno

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Drammatica intervista di Vatican News a padre Ibrahim Faltas

Mentre non accenna a placarsi l’intensità dell’azione di Israele nella striscia di Gaza, nonostante la presa di posizione degli Stati Uniti, che hanno definito intollerabile il numero dei civili uccisi dall’avvio delle operazioni militari, a dare ulteriormente conto della tragedia che si sta compiendo nel sud di Israele è un’intervista di  Vatican News a padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, che indica nel numero delle vittime sino a oggi causate dalla guerra il segnale inequivocabile di quello che sta capitando. Numeri, ricorda il francescano, che hanno l’odore dell’inferno: “Siamo arrivati a quasi 30mila morti, più di 60mila feriti. 40mila bambini sono rimasti orfani, 10mila quelli uccisi”, dice. E si è paurosamente sorpassato il centesimo giorno di guerra che non ha risparmiato neanche la Cisgiordania dove i cadaveri raccolti finora “sono stati 400 mentre i feriti hanno superato i 10 mila. Senza contare le migliaia di arresti e la distruzione che regna ovunque”, aggiunge.

La paura della Chiesa locale, ricorda padre Faltas a Vatican News, è che le drammatiche vicende della Terra Santa possano far deflagrare una "terza guerra mondiale". “Guardate cosa sta accadendo nel sud Libano colpito dai bombardamenti e nello Yemen dove i ribelli Houthi hanno ingaggiato rappresaglie contro navi straniere”, ammonisce il religioso nel corso dell’intervista. Che non nasconde lo stupore e l’indignazione per i potenti del mondo che davanti a tutto questo tacciono: “Da loro, finora, non abbiamo sentito alzare la voce per chiedere un cessate il fuoco come, invece, ha fatto Papa Francesco. Lui ha nel cuore questa guerra come tutte le altre che sono nel mondo”. Solo il Pontefice ha avuto il coraggio di gridare per la pace.

Se in questo conflitto si cerca il paradigma del dolore quello lo si trova a Gaza, dove tutta la comunità cristiana è asserragliata in due chiese: 600 fedeli nella parrocchia latina della Sacra Famiglia e 200 fedeli nella chiesa greco-ortodossa. Quando si parla di Gaza il cuore di padre Faltas sanguina perché, spiega ancora a Vatican News, “quelle persone non hanno nulla: non c’è acqua, non c’è cibo, non c’è la possibilità di comunicare. E la Chiesa sta facendo del tutto per poter far arrivare loro i beni di prima necessità”. Poi svela un sogno: quello di portare in Italia i bambini feriti di Gaza per poterli far curare, e forse salvare da una morte che altrimenti sarebbe certa.

I bambini, eccolo l’altro cruccio che tormenta l’anima del Vicario della Custodia di Terra Santa. “Molti di loro - denuncia - sono ancora sotto le macerie. Dov’è la coscienza di tutto il mondo? Dove sono i potenti del mondo? Tutti vedono questa tragedia, è sotto i loro occhi”. Ma, in fondo, ci può essere una speranza? Padre Faltas fa una pausa di riflessione, poi risponde lanciando un appello: se i politici e gli statisti internazionali hanno proposto “la soluzione ‘due popoli, due Stati’ che trova qualche consenso anche in Israele, allora è arrivato il momento che questa venga messa in pratica. In Terra Santa nessuno sta bene: né gli israeliani né i palestinesi".

22 gen 2024 07:47