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Roma
di BENOTTI, PASSANTINO, BAVIERA 31 dic 2022 12:54

Il cordoglio del mondo per Benedetto

La morte del Papa emerito Benedetto XVI è un lutto per l’Italia. La sua dolcezza e la sua sapienza hanno beneficato la nostra comunità e l’intera comunità internazionale. Con dedizione ha continuato a servire la causa della sua Chiesa nella veste inedita di Papa emerito con umiltà e serenità. La sua figura rimane indimenticabile per il popolo italiano”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricordando come Joseph Ratzinger sia stato un “intellettuale e teologo” che “ha interpretato con finezza le ragioni del dialogo, della pace, della dignità della persona, come interessi supremi delle religioni. Con gratitudine guardiamo alla sua testimonianza e al suo esempio”.

"Oltre a un esempio di vita e di dedizione pastorale, da Benedetto XVI la Chiesa ha ereditato un magistero, che ora appartiene al suo patrimonio. I ministri della Chiesa passano; chi rimane – ieri, oggi e sempre – è Cristo. Perché Cristo e la Chiesa sono vivi”. Il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei santi.

I vescovi d’Europa “continueranno a sviluppare il Magistero europeo di Benedetto XVI, nella certezza che solo Cristo è speranza per una Europa in conflitto”. È quanto scrive il presidente delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) mons. Gintaras Grušas, in un comunicato diffuso oggi in cui assicura la piena comunione di tutte le Chiese europee alle preghiere in suffragio dell’anima del Papa Emerito Benedetto XVI, deceduto oggi all’età di 95 anni. Nella nota, mons. Grušas, ricorda in particolare il “magistero europeo che Benedetto XVI ha sviluppato nel corso del suo pontificato, sottolineando l’importanza delle radici cristiane dell’Europa e mettendo in luce un necessario ritorno a Cristo e all’evangelizzazione per la costruzione di una civiltà dell’amore”. Gli interventi di Benedetto XVI sull’Europa sono stati molteplici. In particolare, rivolgendosi ai presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa riuniti nella loro plenaria nel 2012, il Papa emerito aveva invitato a riflettere “sul perenne compito dell’evangelizzazione con rinnovata urgenza”. Nel 2008, Benedetto XVI, inviando un messaggio per la Giornata di studio dedicata al tema “Culture e Religioni in Dialogo” nell’ambito dell’Anno del dialogo interculturale promosso dall’Unione Europea, aveva sottolineato: “L’Europa contemporanea, che si affaccia sul Terzo Millennio, è frutto di due millenni di civiltà. Essa affonda le sue radici sia nell’ingente e antico patrimonio di Atene e di Roma sia, e soprattutto, nel fecondo terreno del Cristianesimo, che si è rivelato capace di creare nuovi patrimoni culturali pur recependo il contributo originale di ogni civiltà”.

Dai rappresentanti delle istituzioni europee e dai politici Ue arrivano messaggi di cordoglio per la morte del Papa emerito Benedetto XVI. “La scomparsa di Papa Benedetto mi rattrista. La mia solidarietà va a tutti i cattolici. Con le sue dimissioni aveva dato un segnale forte. Si è visto prima come un servitore di Dio e della sua Chiesa. Una volta che la sua forza fisica è diminuita, ha continuato a servire attraverso il potere delle sue preghiere”. Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, su Twitter dopo la notizia della scomparsa di Benedetto XVI. Anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, affida il suo pensiero a un tweet: “Non aver paura né del mondo, né del futuro, né della tua debolezza. Triste nell’apprendere della scomparsa di Sua Santità Papa emerito Benedetto XVI. L’Europa lo piange. Possa riposare in pace”.

La presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana, a nome di tutta l’associazione, manifesta profondo cordoglio per la morte di Sua Santità Benedetto XVI. Mentre eleva al Signore preghiere di suffragio affinché lo accolga nella gioia senza fine, esprime “profonda gratitudine per il suo ministero petrino e per la sua presenza orante e silenziosa offerta per il bene della Chiesa”. L’Ac ricorda con affetto le parole che ha rivolto all’Ac in molteplici occasioni, in particolare esortandola a proseguire nella sua opera educativa a favore dei ragazzi e dei giovani. Nel suo ultimo incontro con i ragazzi dell’Acr (20 dicembre 2012) diceva: “Sono tanti che vi rendono felici, ma c’è un grande Amico che è l’autore della gioia di tutti e con il quale il nostro cuore si riempie di una gioia che sorpassa tutte le altre e che dura per tutta la vita: è Gesù. Ricordate, cari amici: quanto più imparerete a conoscerlo e a dialogare con Lui, tanto più sentirete nel cuore di essere contenti e sarete capaci di vincere le piccole tristezze che ci sono a volte nell’animo”.

La Chiesa in Italia esprime profondo cordoglio per la morte del Papa emerito Benedetto
XVI. Ritornano le parole della “declaratio” del 10 febbraio 2013, quando rinunciò al
ministero petrino: «Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore,
con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio». Anche nel momento della
debolezza umana, ha dimostrato la forza che viene dalla fede in Cristo (2Cor 12,10) e
l’importanza di una relazione profonda che nasce dalla preghiera nello Spirito (Gd 20).
In queste ore risuona nel cuore di ciascuno di noi il suo invito a «sentire la gioia di essere
cristiano, perché Dio ci ama e attende che anche noi lo amiamo». La sua vita fondata
sull’amore è stata un riflesso della sua relazione con Dio e, nell’ultimo tratto della sua
esistenza, ha reso visibile questa relazione con il Signore, custodendo il silenzio.
Ringraziamo il Signore per il dono della sua vita e del suo servizio alla Chiesa: testimonianza
esemplare di quella ricerca incessante del volto del Signore (Sal 27,8), che oggi può
finalmente contemplare faccia a faccia (1Cor 13,12). La Chiesa in Italia, in particolare, gli è riconoscente per l’impulso dato alla nuova
evangelizzazione: ricordiamo l’esortazione, rivolta in occasione del Convegno Ecclesiale
Nazionale di Verona, a portare «con rinnovato slancio a questa amata Nazione, e in ogni
angolo della terra, la gioiosa testimonianza di Gesù risorto, speranza dell’Italia e del
mondo».
In questo momento, facciamo nostra la sua preghiera alla Vergine di Loreto, a cui affidiamo
la sua anima: «Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede
ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani. Tu, Madre
buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte».
Invitiamo le comunità locali a riunirsi in preghiera e a celebrare la messa in suffragio del
Papa emerito Benedetto XVI. È opportuno utilizzare uno dei formulari proposti dal Messale
Romano per le Messe dei defunti «Per il Papa» (pp. 976-977). Nei testi si dovrà aggiungere
la dicitura «il Papa emerito Benedetto XVI». Precisiamo, inoltre, che nella colletta dello
schema B e nell’orazione sulle offerte dello schema A si dovrà dire «il tuo servo, il Papa
emerito Benedetto XVI».

Il Rinnovamento nello Spirito Santo, invocando per la sua anima l’abbraccio paterno e misericordioso del Padre, con gratitudine per il dono della sua vita e del suo ministero petrino, si unisce nella preghiera al cordoglio unanime di queste ore. «Ci lascia nel 60esimo anno dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II a cui prese parte - dichiara Salvatore Martinez, Presidente nazionale del RnS -, ci lascia nel 50° anno del Rinnovamento in Italia, lui che tenne a battesimo la nascita del Movimento, partecipando alla stesura del primo Documento teologico-pastorale “Il Rinnovamento Carismatico” (1974). Ci lascia una meravigliosa paternità spirituale ed ecclesiale, un patrimonio di fede e di opere buone che hanno segnato il Novecento e i primi passi del nuovo Millennio, che hanno efficacemente promosso il laicato e i Movimenti, la teologia e l’evangelizzazione carismatica. Ci lascia nel cuore un desiderio profondo di preghiera di ringraziamento per l’umiltà coraggiosa che ha saputo dimostrare, per le sofferenze silenziosamente offerte per il superiore bene della Chiesa, per le tante incomprensioni e ingiustizie sofferte e gioiosamente offerte a Dio. Ci lascia un solco di silenzi e di parole che lo fanno grande ai nostri occhi e certamente dei posteri, sommessamente grande, come lo sono i santi. Ci ha condotti nel cammino di maturità ecclesiale e aperto strade testimoniali in continuità ideale e fattuale con san Giovanni Paolo II. Ci lascia un mirabile esempio di docilità e di sottomissione allo Spirito Santo, segnatamente di amore alla Chiesa e alla sua viva tradizione».

La Pontificia Accademia per la Vita partecipa al dolore della Chiesa per la morte del Papa Emerito Benedetto XVI. Ricordiamo il suo servizio "nella vigna del Signore", lo ricordiamo come una delle personalità teologiche più autorevoli del Novecento, costantemente impegnato a rendere la fede comprensibile e affidabile per l'uomo moderno. Il Signore, Padrone della vita, che lui ha chiamato "amico e fratello, giudice buono", lo accoglie ora nella Sua casa.

BENOTTI, PASSANTINO, BAVIERA 31 dic 2022 12:54