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Roma
di REDAZIONE ONLINE 18 ago 2015 00:00

Non abbandonate la Terra Santa

Dopo l'appello di p. Pizzaballa anche il vicario patriarcale di Gerusalemme, mons. Marcuzzo, invita a non cedere alla paura

“Non abbandonate la Terra Santa, non c’è alcun ragionevole motivo per non organizzare un pellegrinaggio nei Luoghi Santi. La sicurezza nei santuari e nelle zone frequentate dai pellegrini è garantita. E noi cristiani di Terra Santa abbiamo bisogno più che mai della presenza e del sostegno dei pellegrini che si recano qui in preghiera da ogni parte del mondo”. Ricordando che Gerusalemme e i Luoghi Santi cristiani "rimangono fino ad oggi un segno fondamentale della fede, la testimonianza delle vita, morte e resurrezione di Gesù". Con queste parole p. Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, nel luglio scorso aveva lanciato un appello ai cristiani.

Oggi, dalle pagine di Terrasanta.net, è invece il vicario patriarcale di Gerusalemme mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo che invita a non “abbandonare la Terra Santa al suo destino”, “pellegrini, continuate a venire in Terra Santa! Qui è più sicuro che in Italia e in Europa” sottolinea il porporato.

Per mons. Marcuzzo, che vive a Nazareth - riferisce l'agenzia AsiaNews - quello che frena i pellegrini dall’andare a visitare i Luoghi santi è la “paura-prigione”. Questa paura “è assolutamente infondata”. Il vescovo fa notare che la gente confonde “massacri e rapimenti che succedono… in Siria, Iraq, Libia e persino adesso in Tunisia”, con la situazione della Terra Santa, dove invece, “‘da Dan a Bersabea’ c’è una totale sicurezza e una generale tranquillità”.

La visita ai Luoghi santi conforta anche le comunità cristiane, che vedendo “un pullman di pellegrini arrivare, dicono o pensano più o meno così: ‘Ah, sono qui! Non ci hanno dimenticato, amano ancora la nostra terra, condividono almeno per alcuni giorni la nostra vita’…. Forti della loro presenza e del loro amore per noi, anche noi restiamo e andiamo avanti’” ricorda Marcuzzo.


"Spesso – continua il vescovo – la gente si domanda cosa possiamo fare per aiutare i cristiani di Terra Santa?”. La nostra esperienza in Terra Santa ci suggerisce la seguente risposta: ci sono infatti diversi modi, ma il mezzo più ‘facile’ e più efficace per aiutare la Terra Santa è il pellegrinaggio stesso. Un pellegrinaggio fa bene sia al pellegrino come al cristiano locale, e non comporta aggravi supplementari per nessuno”.
REDAZIONE ONLINE 18 ago 2015 00:00