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Roma
di AGENSIR 13 nov 2015 00:00

Selezione embrioni: Scienza e Vita esprime “sconcerto per la sentenza della Corte Costituzionale”

Crolla un altro pezzo della legge 40 sulla fecondazione assistita. Una nuova sentenza della Corte Costituzionale stabilisce che è possibile selezionare gli embrioni da impiantare nell’utero di una donna. La reazione di Scienza e Vita

“Accogliamo con sconcerto la sentenza odierna con cui la Corte Costituzionale stabilisce che è possibile selezionare all’origine gli embrioni in base al loro grado di salute, legalizzando, di fatto, una discriminazione tra i nascituri”: lo afferma Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita. “Comprendiamo il dolore e la sofferenza di tutte le coppie portatrici di una malattia genetica, ma – sostiene Ricci Sindoni – purtroppo siamo certi che una volta stabilito per sentenza, e al massimo grado, che è possibile selezionare gli esseri umani in base alla perfezione della loro mappa genetica, le storture saranno inevitabili e andranno nella direzione della massima discriminazione verso i disabili”.

“Come non pensare che in futuro chiunque ricorra alla Pma (Procreazione medicalmente assistita) non voglia accedere alla possibilità predittiva di sapere tutto del nascituro e scegliere solo il più ‘adatto’? Decretare che è un diritto dei genitori decidere quale dei loro figli possa nascere è un’ipotesi sconvolgente che va contro ogni principio di civiltà”, conclude la presidente di Scienza & Vita.
AGENSIR 13 nov 2015 00:00